Il Chieri rilancia e riesce a riportare a “casa” Vincenzo Manzo. L’ex tecnico azzurro (quattro ottime stagioni condite con il trionfo nella Coppa Italia 2017) ritorna dunque a Casa Chieri ma in una nuova veste, quella di direttore tecnico della società. Sarà lui il punto di riferimento tecnico per tutto il club con l’obiettivo di alzare l’asticella nelle varie aree, dalla Serie D alla Scuola Calcio passando per il settore giovanile.
Un nuovo ruolo dopo 23 stagioni vissute intensamente in panchina, scalando via via tutte le categorie, lanciando giovani su giovani nel grande calcio e togliendosi grosse soddisfazioni arrivando ad allenare anche in Serie C. Dai dilettanti nel torinese alle panchine nazionali nei vivai di Novara e Como, poi tanta D a Borgosesia e a Chieri, fino alle recenti esperienze a Legnano e sulla panchina del Piacenza: Vincenzo Manzo ha sempre spinto sull’acceleratore, con la stessa passione del primo giorno ma con competenze di altissimo livello.
“Sono molto contento di aver chiuso l’accordo con Vincenzo e di riabbracciarlo nella nostra famiglia – le prime parole del presidente Luca Gandini – Non conoscevo il suo desiderio di abbandonare il ruolo di allenatore per un impegno diverso nel calcio. Quando l’ho saputo non ci siamo fatti sfuggire l’opportunità e abbiamo trovato l’intesa molto rapidamente. Ritengo sia un elemento che possa far crescere tutta la società e sono certo saprà dare il giusto supporto a Marco Didu e a tutti gli altri tecnici”.
“Sono felicissimo e motivatissimo – esordisce Manzo – Dopo 23 anni da allenatore mi sono reso conto che stavo perdendo il killer instinct e la fantasia necessari per questo ruolo. Amo questo sport e ho fatto enormi sacrifici, ma non mi riconoscevo più in un certo modo di fare calcio che è molto distante da come lo interpreto io. Ho allenato in tutte le categorie, mi mancavano solo la A e la B, ma quanto è successo nell’ultima annata tra il covid e il rischio di morire, ho preso questa decisione. Ora toccherà a me far star bene gli allenatori e consentire loro di svolgere al meglio il proprio lavoro”.
Per lui è davvero un ritorno a casa: “Sono stato qui quattro anni, io conosco tutti e tutti conoscono me e quello che posso dare. Ho trascorso al centro sportivo gli ultimi due giorni ed è bellissimo percepire la stima che hanno di me”.
Molte, infine, le affinità con il tecnico azzurro Marco Didu: “È vero, quando ero nella Primavera della Juventus lui giocava nei Giovanissimi, poi l’ho affrontato da avversario, lui in campo e io in panchina. Ci siamo sentiti molto nelle ultime ore e c’è grande sintonia. Ma non solo con lui, anche con Paolo Vautretto, Pino Perfetti e Davide Cravero. Ho tantissima energia e tanti progetti che voglio portare avanti con questo club, che ha un potenziale enorme e mi auguro di essere la persona giusta per valorizzare quanto costruito in questi dalla famiglia Gandini e da tutte le persone che lavorano e hanno lavorato per il Chieri. Sento da parte di tutti grande disponibilità. Ora non resta che lavorare duro”.
Bentornato Vincenzo!