Delusione per l’ultimo atto, rammarico per quei primi 20′ del primo tempo dove il Chieri era padrone indiscusso del campo e un po’ di rabbia per l’episodio della mancata espulsione dell’attacante dell’Aprilia Martinelli. C’è un po’ di tutto in questa sconfitta nella finale nazionale Juniores, anche e soprattutto l’orgoglio per una straordinaria cavalcata a cui è mancata solamente la ciliegina sulla torta.
Per la finale scudetto Marco Pecorari non fa stravolgimenti rispetto all’assetto base che ha condotto gli azzurri fino a Forte dei Marmi: confermati quindi in mediana Gerbino e sulla corsia di destra Olivera. Avvio di gara come da pronostico. L’Aprilia scende in campo con abbottonato 5-3-2, aspettando l’undici di Pecorari con un baricentro decisamente basso e lasciando in attacco i soli Martinelli e La Penna.
E’ il Chieri a fare la partita, sfruttando il miglior palleggio, una naturale predisposizione ad offendere e comunque una maggior qualità nei suoi uomini chiave.
Al 17′ il Chieri va vicinissimo al vantaggio. E’ sempre la corsia di sinistra a far male, il pallone arriva a De Riggi che si libera di Battisti e prova a piazzarla, Manasse respinge e Di Sparti fallisce il comodo tapin tirando sul portiere a terra.
Al 24′ un clamoroso errore della giacchetta nera: Martinelli salta e rifila un’evidente gomitata a Oyewale: sarebbe rosso diretto, oltretutto proprio davanti al quarto uomo, invece per Marin è solo cartellino giallo.
Al 31′ l’Aprilia entra per la prima volta nell’area degli azzurri e può far male. Gerbino perde una palla sanguinosa in uscita, Martinelli può servire in ottima posizione La Penna che calcia a botta a sicura, ma Bellocchio è monumentale e sventa il pericolo.
Un po’ lo spavento accorso, un po’ il nervosismo per alcune decisioni arbitrali conducono il Chieri ad un finale di tempo meno arrembante e più confuso.
L’Aprilia con l’ingresso nella ripresa di Mkirti passa al 4-3-3 e al 4′ spaventa Maggiolo con un colpo di testa di Battisti fuori di non molto. Purtroppo è il preludio al gol, che arriva sugli sviluppi di una rimessa laterale, quando La Penna sbuca in mezzo ai due centrali e insacca di destro.
Il Chieri accusa il colpo, Pecorari prova a dare una sterzata inserendo prima Botto e poi Nouri, ma ora l’Aprilia può fare proprio la partita che aveva in mente e per gli azzurri la finale diventa una montagna da scalare.
Al 18′ primo squillo del Chieri nel secondo tempo, con Oyewale che calcia di sinistro appena entrato in area ma non trova lo specchio.
La montagna diventa l’Everest quando l’arbitro prima non vede un fallo su Oyewale e poi sventola il cartellino rosso a Bellocchio per un’entrata fuori tempo.
La squadra di Pecorari però ha cuore da vendere e si getta in avanti alla ricerca del pareggio, che sfiora al 33′ quando Bechis (ottimo il suo contributo) trova in mezzo De Riggi: la girata del puntero chierese tuttavia finisce tra le braccia di Manasse. Nel finale ci prova anche Oyewale, ma il suo sinistro dal limite dell’area con il portiere fuori dai pali finisce alle stelle.
Aprilia Racing-Chieri 1-0
APRILIA RACING: Manasse, Corelli, Battisti, Ferri, Vespa (20′ st Rocchino), Murasso, Di Fusco (1′ st Mirti), Putti, Laoretti (1′ st Mattei), Martinelli (34′ st Manca), La Penna (39′ st Oriano). 12 Alfieri 15 Anselmi 17 Malfetta 20 Esposito. All. Giovanni Greco.
CHIERI: Maggiolo, Olivera (12′ st Nouri), Bellocchio, Serbouti, Oyewale, Ozara (39′ st Rossi), Gerbino (30′ st Bechis), Benassi, Di Sparti (8′ st Botto), De Riggi, Bianco (46′ st Ventafridda). 12 G. Maggi 13 S. Maggi 16 Trevisan 17 De Grandis. All. Marco Pecorari.
TERNA ARBITRALE: Marin di Portogruaro (Fiore di Genova e Capelli di Bergamo).
RETE: 7′ st La Penna
NOTE: recuperati 2′ + 5′. Ammoniti Martinelli, La Penna, Mirti, Olivera. Espulso Bellocchio (28′ st). Angoli: 4-2.
(Foto di Piergiorgio Lunati)