L’attenzione verso la cantera azzurra a Casa Chieri si respira non appena metti piede al “Roberto Rosato”, un centro sportivo che non molte realtà professionistiche in giro per l’Italia possono vantare. Ma le strutture – per quanto importantissime – rappresentano solo la punta dell’iceberg. La gestione del vivaio improntata verso un miglioramento continuo deve poi avere una ricaduta concreta sul campo e i tanti giovani che hanno esordito in Serie D in questa stagione sono la dimostrazione che alle parole il club azzurro ha fatto seguire sempre i fatti.
Dai più recenti Bellocchio, Ozara, Mosagna, Barcellona, Tollardo, Rossi e Sbriccoli al più “vecchio” Della Valle, tutti valorizzati da Massimo Morgia e dal suo staff, sono davvero tanti i giovani della nostra cantera che si sono guadagnati la chiamata in Prima squadra. E lo stesso è successo nel settore giovanile, dove a diversi ragazzi è stata data l’opportunità di misurarsi nella categoria superiore.
Tutto questo lavoro però ha il suo inizio con la Scuola Calcio e ne parliamo con Riccardo Tinozzi, vicepresidente del club e figura chiave per il settore dei più piccoli vista anche la sua attività professionale di Psicologo dello Sport e della Salute.
L’occasione è il terzo appuntamento con il questionario di valutazione della Scuola Calcio: “Nel corso delle prossime settimane infatti sottoporremo ai genitori dei nostri tesserati l’ormai consueto questionario – spiega Riccardo Tinozzi – Abbiamo scelto questo strumento, tra le attività previste per le società certificate ’Scuola Calcio Elite’, poiché ci permette di conoscere piuttosto a fondo quel che pensano i genitori. Ci mettiamo in gioco a tutti i livelli, come società e come tecnici. È un’occasione importante per focalizzare le attività che vengono apprezzate e quelle su cui invece occorre prestare maggiore attenzione. Abbiamo sempre avuto in passato un ottimo riscontro e sollecitiamo pertanto i genitori a rispondere in modo sincero e autentico (il questionario è anonimo, ndr), facendo una valutazione obiettiva dell’offerta formativa che il Calcio Chieri propone”.
L’attenzione verso il rapporto società-genitori è di primaria importanza per la società di Luca Gandini: “I genitori ci affidano i loro figli da tutti i punti di vista e noi desideriamo assumerci questa responsabilità a tutto tondo, dalla formazione all’educazione sportiva – spiega ancora Tinozzi – È un lavoro molto complesso e, per quanto si cerchi di fare attenzione a tutti gli aspetti, rimaniamo una società dilettantistica. Certo, grazie alla famiglia Gandini siamo strutturati con specifiche deleghe in ogni settore del club, ma non ci sentiamo perfetti e lavoriamo in un percorso di continuo miglioramento tracciato proprio dalla proprietà”.
Ruolo ancora più strategico è quello dei dirigenti accompagnatori: “Siamo loro molto grati, perché rappresentano un valore aggiunto importantissimo e hanno una responsabilità doppia. La loro consapevolezza e il loro senso di responsabilità deve essere ancora maggiore”.
Questa attenzione si manifesta in molti modi, a cominciare dalla presenza di Mirko Di Luca (responsabile organizzativo della Scuola Calcio) e dello stesso Tinozzi nelle chat delle varie squadre dei più piccoli: “L’obiettivo è gestire le relazioni tra le varie componenti della Scuola Calcio: bambini, adulti, allenatori, genitori e dirigenti accompagnatori, con una logica che è quella di affrontare le varie situazioni con spirito collaborativo e di ascolto”.
Un altro punto fondamentale del Chieri è quello legato alla questione del risultato sportivo nelle categorie dei piccoli: “È fondamentale che nella Scuola Calcio ci sia un clima sereno, dove la competitività non sia esasperata e amplificata dagli adulti, e dove non manchi mai il rispetto per avversari e dirigenti arbitro. A tutti i livelli si usa sovente il termine ‘prestazione’ al posto del ‘risultato’, ma poi tutti guardano al secondo – spiega Riccardo Tinozzi – Noi invece desideriamo mettere in pratica l’attenzione alla prestazione e devono farlo tutti, dagli allenatori ai genitori. Quindi cosa ho fatto bene e cosa invece posso fare meglio e migliorare. Non chiediamo ai genitori di fare i tecnici, ma di aiutare i propri figli a focalizzarsi sul loro miglioramento. Anche per questo abbiamo deciso nella nostra comunicazione di dare meno risalto ai risultati della Scuola Calcio. Nel settore giovanile il risultato assume probabilmente più importanza, ma quello che conta davvero è osservare i giovani che arrivano in Prima squadra. La classifica ‘Giovani D valore’ ne è la testimonianza, un riscontro effettivo di questo lavoro e di questa volontà”.
Infine un messaggio: “Sono a disposizione, al fianco di Mirko Di Luca, dei genitori e dei ragazzi per qualsiasi questione legata ai rapporti con i tecnici e con i compagni – conclude Tinozzi – sempre al di fuori tuttavia degli aspetti tecnici perché quella è competenza degli allenatori e dei loro responsabili nel pieno rispetto dei ruoli”.