Primo punto stagionale

Primo punto stagionale

Esordio casalingo senza gol per il Chieri di Fabio Nisticò, che contro un avversario quotato come il Vado disputa una gara gagliarda e incassa il primo punto stagionale dopo la sconfitta della prima di campionato sul campo del Pinerolo. In cronaca, sul terreno del “Valentino Bertolini” di Gassino che ospiterà le gare casalinghe del Chieri, le prime battute sono di studio, con il Vado più intraprendente dal punto di vista del possesso palla. Dopo una manciata di secondi azione confusa, con il direttore di gara Gai di Carbonia che lascia correre su un presunto tocco di mano nell’area del Chieri. Ancora Vado insidioso con le combinazioni tra le punte Lo Bosco e Donaggio, ma la difesa dei padroni di casa si salva sempre anche se con un pizzico di affanno. Al 13’ Lo Bosco andrebbe anche in gol, ma prima che la palla finisca in rete l’arbitro gli fischia giustamente un fallo in attacco.

Match che prosegue con i liguri che hanno in mano il pallino del gioco, ma senza creare particolari occasioni dalle parti di Faccioli che rimane inoperoso nonostante il notevole volume di gioco avversario. Poco da segnalare invece per il Chieri, che di fatto non riesce mai a farsi vedere con azioni pulite nella metà campo avversaria mantenendo però grande attenzione nella fase di non possesso anche grazie al sacrificio degli attaccanti. Per dare l’idea del tipo di gara vista a Gassino, l’unico intervento dei due portieri è di Faccioli che al 31’ devia in corner un cross sbagliato di Mikhaylovskiy diventato per puro caso un tiro piuttosto insidioso sul primo palo. Pericoloso anche un colpo di testa di Capone su punizione di Dodaro verso il cuore dell’area al 35’, meno insidiosa invece un’altra deviazione aerea, stavolta di Donaggio, bloccata facilmente dall’estremo difensore chierese per l’ultima azione degna di nota della prima frazione di gioco.

Nella ripresa la musica non cambia più di tanto, con l’intensità e la grinta a farla da padrone in mezzo al campo, ma stavolta la prima palla gol è del Chieri: Zenuni che riceve un lancio lungo e si gira rapidamente, scaricando di poco sul fondo una conclusione in diagonale. Nei minuti successivi il Vado mette mano alla panchina, a differenza di Nisticò che attende la metà del secondo tempo per inserire Jaures, Gozzerini e Palmiere. Le mosse dei due allenatori non modificano più di tanto il copione del match, che rimane tanto spigoloso quanto povero di emozioni e ricco solo di contrasti in mezzo al campo, ma a beneficiare maggiormente dei nuovi ingressi in campo è più il Chieri che sale ancora dal punto di vista dell’intensità. A proposito di agonismo, particolarmente duro un intervento di Cannistra su Dumani, con il centrale del Vado che sulla fascia scaraventa il giovane chierese lanciato in corsa contro la panchina dei padroni di casa causando un parapiglia al termine del quale viene espulso l’allenatore ligure Mancini. Cartellino giallo per Cannistra e rissa sfiorata, ma ottima gestione da parte dell’arbitro e dei dirigenti che aiutano a calmare gli animi. Ultima palla gol per Balan nel finale, palla dentro di Moreo che il centrocampista non riesce ad agganciare a tu per tu con il portiere anche a causa del terreno bagnato da una leggera pioggia. Si tratta dell’ultima emozione del match, che permette al Chieri di muovere la classifica e di guardare con fiducia ai prossimi impegni puntando anche al recupero di due pedine importanti come Bono e D’Elia (entrambi infortunati).

Chieri-Vado 0-0
CHIERI (3-5-2): Faccioli 6; Capra 6.5, Ferrando 6.5, Moretti 6.5; Maniscalco 6 (24’ st Palmiere 6), Balan 6.5, Alvitrez 5.5 (24’ st Jaures 6), Zenuni 6.5 (45’ st Gasparoni sv); Dumani 6.5; Bacchin 5.5 (32’ st Moreo 6), Rivi 5.5 (24’ st Gozzerini 6). A disp. Romero, Biondo, Mammarella, Egharevba. All. Nisticò
VADO (3-5-2): Fresia 6; Capone 6.5, Cannistra 6, Mikhaylovskiy 6.5; Ferrieri 5.5 (40’ st Codutti sv), Cenci 5.5 (13’ st Pera 6), Dodaro 6.5, Fatnassi 6, Opoku 6 (13’ st Spanu 6), Donaggio 6 (17’ st Costantino 5.5), Lo Bosco 6. A disp. Romano, Szyszka, Carastro, Casazza, Peretti. All. Mancini.
ARBITRO: Gai di Carbonia (Barlocco di Legnano e Pietro di Gallarate) 7.
NOTE: spettatori 150 circa. Ammoniti Cenci, Cannistra e Capone. Angoli 6-0 per il Vado. Espulso Mancini (allenatore Vado) al 40’ st per proteste. Recupero: pt 1’; st 5’.

LE PAROLE DEL MISTER

A fine gara il bicchiere per Fabio Nisticò è senza dubbio mezzo pieno al termine di un match dove i favori del pronostico erano per i liguri, ma una gara di grande attenzione difensiva ha permesso al Chieri di portare a casa il primo punto in campionato: «Per analizzare la gara bisogna partire dagli obiettivi stagionali, ragionando anche su quanto si è speso per fare la squadra e il livello dell’avversario che era alto. Loro sono una squadra molto forte, dovevamo fare una partita arcigna perché non ci sono piaciuti i troppi gol subiti (cinque in due partite, ndr) e da questo punto di vista volevo vedere dei passi in avanti. In settimana si è lavorato tanto sull’atteggiamento, per sporcare anche un po’ la gara contro un avversario con più qualità ed esperienza. Avevamo anche fuori dei giocatori importanti come Bono e D’Elia, ma ciò nonostante i cambi hanno fatto crescere la squadra e questo è positivo perché non è la prima volta che accade. Senza dubbio dobbiamo continuare a crescere, la società ci sta aiutando in questo senso ma è un percorso lungo».

Infine un’analisi della fase di possesso, meno positiva di quella difensiva, e uno sguardo al prossimo futuro, con in programma il turno infrasettimanale che vedrà il Chieri impegnato sul campo del Derthona: «Certo si è tirato poco in porta, ma i nostri giocatori più offensivi si sono sacrificati molto ed è anche mancata un po’ di lucidità. Per di più avevamo Bono fuori, che per noi è quello che accende grazie alla sua fantasia e ci permette di creare qualcosa in più, e anche un altro elemento di qualità e di esperienza come D’Elia. Adesso dobbiamo subito mettere la testa su mercoledì, ci attende una trasferta su un campo difficile e con poco tempo per ricaricare le pile ma dovremo farci trovare pronti».