Secondo Jorge Valdano – campione del mondo con Maradona a Messico ’86 e figura centrale nella storia moderna del Real Madrid come giocatore, allenatore e dirigente – “è nei momenti difficili che l’unità di una squadra viene messa alla prova. I risultati negativi e le critiche che li accompagnano sono terribili produttori di ansia, un grande nemico per tutte le squadre. Se c’è una cosa che ho imparato guardandomi allo specchio per 40 anni è che nelle situazioni di grande turbolenza bisogna trasmettere tranquillità, fiducia e speranza: una grande idea non verrà mai in mente ad un pessimista o a un vigliacco”.
Il direttore sportivo del Chieri Andrea Giannarelli è sulla stessa lunghezza d’onda di una delle grandi icone del calcio argentino. La squadra di Massimo Morgia, vicinissima alle posizioni di vertice fino a novembre, ha rallentato nel corso degli ultimi mesi pur proseguendo sulla strada intrapresa da inizio anno: la valorizzazione dei giovani. Le criticità? Infortuni in serie che hanno colpito più o meno tutti gli over della squadra, un buona dose di sfortuna disseminata qua e là (gare condotte senza riuscire a sbloccarle, due rigori falliti, pali, traverse e gol annullati) e un terreno di gioco del De Paoli che sovente ha rappresentato un handicap per gli azzurri e un alleato per gli avversari. “Ma squadra e tecnico stanno lavorando con grande determinazione per invertire quest’ultima tendenza – spiega Andrea Giannarelli – Indubbiamente le assenze dei giocatori più esperti hanno avuto un peso significativo sulla mancanza dei risultati di questo periodo, ma non vogliamo alibi. Se stiamo dando il 100% e non basta, allora dobbiamo impegnarci tutti ancora di più. Curare ogni minimo dettaglio, ogni singolo aspetto. Dal più esperto al più giovane del gruppo, dal punto di vista dell’attenzione, concentrazione e seguire alla lettera quelle che sono le idee e le direttive del Mister. Questo deve essere un principio imprescindibile per chiunque faccia sport”.
Tuttavia siamo a febbraio e in un progetto di crescita per vie interne (vedi giovani) prevede inevitabilmente un percorso che non può essere privo di qualche saliscendi: “Mai come in questa stagione il Chieri ha visto esordire in Prima squadra tanti giovani cresciuti nel nostro settore giovanile: sono 7 (Barcellona, Bellocchio, Tollardo, Ozara, Sbriccoli, Di Sparti e Nouri), oltre a De Riggi che nella scorsa stagione era sceso in campo solo per qualche minuto – prosegue il direttore sportivo azzurro – La classifica parziale dei ‘Giovani di Valore’ è lì a testimoniarlo. Ma non solo: le convocazioni nelle rappresentative nazionali dei vari Mosagna, Tollardo e del giovanissimo De Santis dimostrano quanto il nostro lavoro e quello di Morgia non si sia fermato alla Prima squadra ma sia stato esteso a tutto il nostro vivaio. E’ una gioia ed è un ulteriore sintomo e riscontro importante del lavoro impostato a inizio anno con mister Morgia, andare a vedere le partite del settore giovanile e vedere tutte le squadre con un’identità ben precisa e che giocano con la stessa idea e gli stessi concetti”.
Tornando alla prima squadra, domenica al De Paoli arriva il Verbania e la situazione di emergenza è ancora alta. Oltre agli indisponibili Benedetto, Pautassi, Campagna, Di Lorenzo, Tollardo, Brero e De Riggi, non potranno essere della partita anche Bellocchio e il capocannoniere della squadra Melandri. “Confido e confidiamo nel celere rientro da parte di tutti gli indisponibili – afferma Andrea Giannarelli – Poter tornare a regime è sicuramente un aspetto fondamentale. Da qui alla fine dobbiamo essere bravi a compattarci ancora di più, con la consapevolezza di poter raccogliere e ottimizzare quanto di buono abbiamo seminato sino ad oggi. Abbiamo tutte le caratteristiche e le carte in regola per poterlo fare”.