Papagno-Ponsat: ossigeno puro
Serviva come l’aria, ed è arrivata finalmente una vittoria. Una vittoria soprattutto convincente e coinvolgente, sia dal punto di vista del risultato che dal punto di vista del gioco espresso. Il 2-0 finale con cui il Chieri ha superato il Gozzano sta infatti anche troppo stretto agli azzurri, che nel primo tempo hanno avuto almeno cinque nitide palle gol per portarsi in vantaggio. La maledizione era sembrata continuare anche nella ripresa, quando Alfiero si è visto respingere il secondo rigore consecutivo, dopo quello con la Fezzanese, dal portiere rossoblù Vagge. Ci hanno però pensato Papagno, al primo gol in Serie D, e Ponsat, uno dei migliori in campo, nel giro di cinque minuti a sbloccare finalmente la partita, che ha poi visto il Chieri andare in gestione del risultato e conquistare il successo che mancava da tre turni. Un successo che ridà morale e rilancia gli azzurri in classifica, con la zona playoff che dista solamente tre punti.
Gli azzurri si schierano con un 4-3-1-2 in fase difensiva, con Ponsat che va a piazzarsi in marcatura su Gemelli. L’esterno si allarga poi a sinistra in fase di possesso palla, trasformando il modulo in un 4-3-3, con Papagno che funge da ala destra e Alfiero a fare da boa. È ovviamente il bomber il primo a provarci su assist di Ponsat, ma la sua conclusione a giro termina di poco a lato della porta difesa da Vagge. È il primo squillo di un Chieri da subito propositivo e pimpante, qualità essenziali per far fronte ai giovanissimi rossoblù (ben sette giocatori nati dopo il 2000 nell’undici titolare ed altri otto in panchina). I primi venti minuti sono sostanzialmente di studio per le due formazioni, che cercano di intuire i rispettivi punti deboli per provare l’affondo. Il tridente offensivo azzurro si muove tantissimo per non dare punti di riferimento alla retroguardia del Gozzano. Proprio su un movimento a venire incontro di Alfiero nasce un’altra palla gol: bellissimo il colpo di tacco dell’attaccante che libera Ponsat, il cui tiro dalla distanza viene respinto in angolo da Vagge. Dal successivo tiro dalla bandierina è clamorosa la chance per Benedetto, che di testa va vicinissimo al vantaggio. Cominciano ad essere tante le occasioni mancate per il gruppo di Sorrentino, che crea tanto ma continua a faticare tremendamente a concretizzare la mole di gioco prodotta. Ottimi segnali invece dal reparto arretrato, con Conrotto e Benedetto solidi e compatti e soprattutto un Ciccone dirompente sulla fascia sinistra. Il terzino è il migliore in campo dei suoi nel primo tempo, e da una delle sue innumerevoli discese nasce, a fine primo tempo, l’occasione più clamorosa, sin lì, del match. Un tiro sporco del classe 2001 si trasforma in un assist perfetto per Ponsat, che approfitta dell’uscita a vuoto di Vagge e colpisce di testa verso la porta, trovando però il salvataggio sulla linea di Di Giovanni. Ci provano ancora Papagno e Benedetto di testa, ma la porta sembra stregata. Come spesso accade quando non fai gol, la beffa è sempre dietro l’angolo, e ciò si manifesta all’ultimo secondo del primo tempo, ma Ciccone è clamoroso nell’immolarsi sulla linea sul tiro a botta sicura di Pennati, con le squadre che dunque rientrano negli spogliatoi sullo 0-0.
Le squadre rientrano in campo ad inizio ripresa con gli stessi effettivi che hanno giocato la prima frazione. Dopo la scoppiettante fine di primo parziale, da ambo le parti si ha la sensazione di voler di nuovo abbassare i ritmi, con gli ospiti che preferiscono gestire visti i tanti rischi corsi nei primi 45 minuti. Alfiero si allarga sempre di più sulla sinistra per trovare palloni giocabili, con Papagno che tenta di inserirsi in profondità su suggerimento del faro Ponsat. Dopo una prima mezz’ora scarsa in cui di occasioni clamorose non se ne vedono, quando manca poco più di un quarto d’ora alla fine la partita si scatena. Al 24’ Ponsat crossa sul secondo palo per Alfiero, che viene trattenuto da Di Giovanni e si guadagna un calcio di rigore. Il bomber non riesce però a riscattare l’errore di domenica scorsa con la Fezzanese, facendosi respingere il tiro dal dischetto da Vagge. La disperazione però lascia subito spazio all’euforia, dato che dal successivo angolo, battuto da Alvitrez, Papagno sceglie bene il tempo e fa 1-0 di testa, siglando il suo primo gol in campionato. Passano due minuti ed il Chieri trova immediatamente il raddoppio, e stavolta è un’autentica magia: cross basso dalla destra di Di Lernia, Ponsat si coordina alla perfezione e di tacco buca ancora Vagge. Il De Paoli è una bolgia, e dopo pochi minuti potrebbe addirittura arrivare il tris, ma il tiro di Bevilacqua (appena entrato al posto di Balan) su assist sempre di Ponsat trova una parata sensazionale di Vagge (aiutato dal palo). La doppia botta è troppo pesante da assorbire per il Gozzano: il Chieri va in modalità gestione e, dato molto importante, porta a casa la vittoria senza subire gol.
Roberto Sorrentino
Una vittoria tanto convincente quanto importante. Può essere la svolta?
Sicuramente la vittoria ci mancava ed oggi l’abbiamo meritata alla grande. A livello di prestazione però non abbiamo fatto altro che confermare ciò che di buono avevamo fatto vedere contro la Fezzanese, contro cui avevamo anche lì costruito una decina di palle gol.
Sembravano continuare i problemi sotto porta, soprattutto per la sfortuna. A livello offensivo hai visto più convinzione?
Non nego che qualche brutto pensiero mi sia passato per la testa, soprattutto dopo il rigore sbagliato da Alfiero. Mi sono chiesto: possibile che non riusciamo a concretizzare così tante occasioni nitide? Mi spiace tanto per Vincenzo, perchè si sbatte sempre tantissimo per la squadra, i rigori li ha sempre segnati, ora valuteremo se far provare qualcun altro dagli undici metri. Tornando alla partita comunque poi giustamente ci siamo sbloccati, ma ripeto che noi siamo sempre stati questi: possiamo perdere con chiunque e vincere con chiunque, dobbiamo continuare a dare fastidio a tutti e vedere dove ci porta il vento.
Impressioni sulla partita con gol di Papagno, alla prima rete in serie D?
A Napoli si dice “passato l’angelo hai detto amen”, come se qualcuno avesse già predetto quello che sarebbe successo. È tutta la settimana che io ed il mio staff lo stimoliamo ad attaccare il primo palo ed a sfruttare il suo tempismo nel colpo di testa, e finalmente si è sbloccato proprio in questo modo. Ad inizio anno l’avevo subito lanciato da titolare, ma ho capito che fosse ancora acerbo e che avesse bisogno di cuocere un po’ nel suo brodo per capire la differenza di categoria e per acquisire la mentalità giusta. Ora questo gol sicuramente lo aiuterà nella crescita esponenziale che st avendo.
Loris Papagno
Quanta emozione hai provato per il primo gol in serie D, oltretutto in un momento così importante della stagione?
È la cosa più bella che mi potesse capitare, per un attaccante il gol è un’ossessione, ma quando lo trovi è una gioia indescrivibile. Il fatto che fosse il primo con questa maglia ed in questa categoria poi mi ha fatto proprio impazzire, infatti anche l’esultanza è stata spontanea, niente di preparato.
Sorrentino ci ha detto che il gol è frutto in un movimento che provi spesso in settimana.
Sì, l’abbiamo provato tantissimo, mi hanno spronato tutti a provare questo tipo di giocata. Infatti mi è venuto naturale andare ad esultare insieme al mister dopo il gol.
Quanto stai imparando da compagni come, tra gli altri, Alfiero e Libertazzi che vengono da anni di esperienza anche in categorie superiori? Senza contare che con un Ponsat così è tutto più facile.
Mi aiutano tantissimo, spesso anche riprendendomi e facendomi capire dove sbaglio. Ho ancora tante lacune, soprattutto sulla protezione della palla, ma loro mi stanno facendo crescere con consigli sempre utili. Per quanto riguarda Ponsat ovviamente avere uno come lui che ti mette la palla come vuole fa la differenza. Non appena gli arriva il pallone lui mi dice di partire e di stare tranquillo, che la palla giusta arriva.