Massimo Morgia: “Troppe ingenuità, ma la squadra ha dimostrato carattere”

Il primo ko interno in campionato non intacca il percorso di Massimo Morgia e del suo Chieri. L’analisi del tecnico toscano in merito alla sfida contro il Casale di Buglio è come di consueto molto lucida: “A me la partita sul piano del gioco è sempre sembrata equilibrata, poi di fatto non lo è mai stata perché dopo venti minuti siamo rimasti in dieci. Giocare in 10 per un quarto d’ora è un conto, per più di un’ora ti porta inevitabilmente delle conseguenze”.
Gli errori nei primi 24′ hanno purtroppo incanalato la sfida in una precisa direzione: “Mi dispiace perché stavamo giocando bene, purtroppo abbiamo commesso delle ingenuità che fanno parte del percorso di crescita della nostra squadra. La prima espulsione è normale che ci abbia condizionato. Già eravamo sotto nel punteggio, poi l’espulsione, poi il secondo gol… Ma i ragazzi sono stati bravi perché hanno rimesso in piedi la partita, con qualche cambio abbiamo cercato di stravolgere un po’ le cose e c’eravamo quasi riusciti. Fatto l’1-2, anche in dieci li stavamo spingendo sempre di più nella loro metà campo. Poi abbiamo commesso un’altra ingenuità concedendogli quel gol in campo aperto che non puoi permettertelo dopo una rincorsa così. Avremmo dovuto tenere la partita in piedi fino al 90’”.
Vi aspettavate un Casale così?
“Il Casale è una buona squadra allenata da un ottimo allenatore, molto esperto, con giocatori importanti. È stata subito favorita da un gol che gli abbiamo regalato. Questo ci ha un po’ condizionato. Poi subito dopo l’espulsione. Partita condizionata da quei primi tre episodi. Se leviamo questi episodi, è stata una bella partita tra due squadre che hanno lottato, combattuto con coraggio e sprazzi di bel gioco”.
Persa solo una battaglia, ma la classifica dice che siete tutti lì.
“Io non ho mai guardato la classifica, perché non è quella che a noi interessa in questo momento. A noi interessa crescere sia singolarmente che nel collettivo. Abbiamo tanti giovani da far giocare, oggi abbiamo fatto debuttare un 2003 e mi è molto dispiaciuto sostituirlo ma dopo l’espulsione non potevo fare diversamente. Invece mi sarebbe piaciuto vederlo all’opera per gran parte della gara. Il rosso ci ha condizionato tutto l’incontro”.
Com’è nata l’idea Tollardo?
“La scelta è nata perché non avendo Sbordone, dovevamo scegliere un giovane davanti. Tollardo è un giovane che ha fisicità, io non guardo le carte d’identità, e mi piaceva vederlo all’opera con i grandi. E quei pochi minuti che ha fatto, a mio avviso gli ha fatti abbastanza bene. Credo sia un ragazzo – un po’ come tutti i nostri giovani – che abbia bisogno di esperienza per potersi esprimere al meglio”.