Un regalo e un errore della maldestra giacchetta nera di Pescara trasformano la già difficilissima trasferta di Gozzano in una missione impossibile. Tra il gol di Allegretti e il rosso sventolato in faccia a Castelletto trascorrono poco meno di otto minuti. Davvero troppo poco per archiviare un match che, seppur complicato, andava approcciato in maniera diversa.
“La cosa che più mi fa più arrabbiare è come siamo andati sotto – spiega Marco Didu a fine gara – Non si può commettere un errore così dopo tutto il lavoro fatto in settimana. Siamo riusciti a prendere gol su un loro passaggio sbagliato. Poi c’è stata la loro qualità, sia nel cross che nella conclusione, perché il Gozzano è probabilmente la migliore squadra di questo girone. Però avevamo lavorato per stare attenti, ordinati, convinti che con il passare dei minuti potevamo creare dei pericoli, anche perché loro venivano da una sconfitta pesante e avrebbero potuto risentirne. Invece ci siamo tolti da soli la possibilità di far partita pari. Prima la nostra ingenuità, poi l’annebbiamento dell’arbitro ha completato l’opera”.
Nonostante l’inferiorità numerica per 81 minuti (recuperi compresi), gli azzurri sono riusciti a restare in partita fino alla fine, sfruttando però male le situazioni da fermo che avrebbero potuto portare al pareggio: troppi calci d’angolo e punizioni calciati con pochissima precisione e convinzione: “Questo è un altro aspetto che non mi soddisfa. Dovevamo capire che, per come si era messa la gara, avremmo dovuto ricercare situazioni da fermo, cercando di sfruttarle con la giusta cattiveria. Invece sono venuti di nuovo a galla i limiti che abbiamo nella lettura delle situazioni. Peccato perché nel finale, pur in dieci contro undici per tutti quei minuti, la squadra messa meglio in campo era la nostra. Il Gozzano però l’ha gestita e vinta da grande squadra che voleva vincere a tutti i costi: hanno capito il momento e l’hanno condotta in porto”.
Nonostante Zaffiro si sia fermato nel riscaldamento, e dovendo fare ancora a meno di Gerbino, De Letteriis e Benedetto, oltre al lungodegente Abelli, Marco Didu non vuole sentire parlare di alibi: “Dobbiamo cambiare registro. Forse qualcuno non l’ha ancora capito, ma dobbiamo lavorare tutti i giorni e tutte le domeniche da squadra che si deve salvare. La realtà è questa. Parlare delle assenze o del girone di andata, non solo è inutile, ma è pure dannoso. Per fare i punti che ci servono ci vuole lo spirito che ha messo oggi il Gozzano. Non abbiamo pregiudicato nulla, ma dobbiamo lavorare e pensare da squadra da playout, senza vergognarsene, e senza essere superficiali come oggi sul gol preso. Questa è la realtà di oggi”.
GOZZANO-CHIERI 1-0
ARBITRO: Giampietro di Pescara.
RETE: 7′ Allegretti (G).
GOZZANO: Vagge; Bane (16′ st Bianconi), Carboni, Pavan; Di Giovanni (36′ st Siano), Carta, Cella, Piraccini, Kayode; Mastaj (24′ st Gemelli), Allegretti.
A disp. Cincilla, Vono, Rampin, Confalonieri, Olivato, Sangiorgio.
All. Caramelli.
CHIERI: Finamore; Conrotto, Dalmasso (38′ st Della Valle), Pautassi; Spera, Mosole (25′ st Rossi), Sangiorgi (33′ st Pedrabissi), Castelletto, Ozara (13′ st Pezziardi); Valenti (25′ st Ferrandino), Ravasi.
A disp. Marenco, Benassi, Zaffiro, Barcellona.
All. Didu.
NOTE: espulsi al 16′ pt Castelletto (C), al 49′ st Kayode (G) per doppia ammonizione. Ammoniti Carboni, Mastaj, Carta e Di Giovanni (G), Valenti, Conrotto, Ozara e Didu (C).