Un obiettivo importante non per l’assegno da 15mila euro che arriverà a Casa Chieri ma per ciò che rappresenta. E’ questo lo stato d’animo del club azzurro per il secondo posto ottenuto nella classifica Giovani D Valore, dopo la prima piazza invece raggiunta nella scorsa stagione.
Un risultato quindi non isolato e soprattutto non fine a se stesso, portato a termine nel corso di una stagione difficilissima tra infortuni e focolai covid che comunque non hanno pregiudicato l’obiettivo salvezza.
Sono tanti i giovani utilizzati da Marco Didu in questa particolarissima annata. Il vertice è rappresentato da Jacopo Mosole, classe 2004, capace di raccogliere 12 presenze, condite da un assist e soprattutto dalla ciliegina del gol decisivo nella sfida al De Paoli contro il Casale: tre punti pesantissimi per la salvezza poi raggiunta matematicamente al termine della sfida contro i nerostellati.
Ma non solo Jacopo. Sono stati elementi importantissimi per gli equilibri della squadra anche Denis Ozara (classe 2001, jolly della mediana), Alan Rossi (2002, puntero utile su tutto il fronte dell’attacco), ma soprattutto Thomas Gerbino. Il centrocampista classe 2002 sotto la guida di Didu ha sfornato una stagione di altissimo livello, finendo sul taccuino di diversi osservatori e direttori sportivi. Davanti alla difesa o da mezzala sinistra, Gerbino è stato probabilmente il giocatore più determinante nel cuore del gioco azzurro e la sua assenza all’inizio del girone di andata si è fatta sentire eccome. Non è infatti un caso che il suo rientro sia coinciso con il filotto di vittorie che ha portato il Chieri alla salvezza.
Altro giocatore importante nella seconda parte di stagione è stato Andrea Benassi, esterno 2001 capace anche di ottime prestazione da mezzala. Esordio in D anche per il difensore centrale Andrea Pompilio, mentre bene si sono anche comportati Francesco Finamore (portiere classe 2001 che ha collezionato 19 presenze e 4 clean sheet) e Andrea Bianco (attaccante 2001, 11 gettoni e due reti).
Un piazzamento quindi da festeggiare, che non regala una promozione ma traccia in modo indelebile quelli che sono e dovranno sempre essere gli obiettivi della nostra società: crescere i nostri giovani e portarne il più possibile in Prima squadra. Non solo, ma anche per questo è stato scelto per guidare il Calcio Chieri Marco Didu, un tecnico che nei tre anni trascorsi al Borgosesia ha dimostrato con i fatti di saper valorizzare i talenti più giovani e che nel corso di questa sua prima stagione in azzurro ha saputo fare altrettanto.