Quando Modou Diop decide che è la sua giornata le mezze misure non esistono. Il bomber classe 1992, arrivato nel mercato di gennaio dalla Folgore Caratese, probabilmente è ancora alla ricerca del 100% della sua condizione dal punto di vista atletico, ma nel frattempo ha già battuto un paio di colpi niente male in due partite terminate con lo stesso punteggio. Doppietta e 2-2 con il Chisola il 27 Gennaio, doppietta e 2-2 nell’ultima giornata contro la Vogherese. Lo scontro diretto con i rossoneri rappresentava una ghiotta occasione per scrollarsi momentaneamente di dosso la zona playout. Il Chieri ha provato in tutti i modi a portare a casa tre punti d’oro, ma tra sfortuna, piccole disattenzioni ed un gol misteriosamente annullato a Zenuni nel finale, alla fine si è dovuto accontentare del sesto pareggio consecutivo. La striscia di imbattibilità azzurra sale dunque a sette partite, ora a coronare il momento positivo manca solo il ritorno alla vittoria.
LA PARTITA
Nisticò, orfano di Vono, ripropone un 3-4-3 con due novità rispetto al pareggio contro il Ticino, ovvero Dumani, dirottato sulla fascia destra, e Da Silva, schierato invece a centrocampo di fianco a Zenuni. I lombardi si presentano con quattro novità per invertire il trend negativo dell’ultimo mese: Asslani, Giani, Lisardi e Losio.
L’ultimo periodo no ha inciso non poco sul morale dei giovani lombardi, che non a caso partono a razzo nel tentativo di mettere immediatamente la testa avanti. I ragazzi di Molluso però non hanno fatto i conti con Faccioli. Il portierone classe ‘98 dopo soli 30 secondi è infatti miracoloso su un tentativo a botta sicura, diretto sotto l’incrocio, di Giani: colpo di reni sensazionale, unito a dei riflessi da gatto, e palla in angolo, su cui poi Asslani va vicino al vantaggio con un imperioso colpo di testa.
L’avvio tonante da parte degli ospiti, a parte questo primo spavento, non fa però sbandare la retroguardia chierese, che si ricompatta subito e comincia a macinare da gioco grazie alla solita regia illuminata di Noia. Bacchin scalda i guantoni a Tota al 10’, ma si capisce che gli azzurri stiano cucinando qualcosa di importante. Al 23’ ecco servita la pietanza: sventagliata precisa da destra a sinistra di Bacchin, Catarino stoppa e pennella un traversone telecomandato che pesca la testa di Diop, la cui zuccata va ad insaccarsi in rete nell’angolino basso alla sinistra del portiere rossonero.
Il Chieri è in piena fiducia e poco dopo sfiora il raddoppio: altro cross dalla sinistra, Bacchin appostato sul secondo palo fa sponda di testa per Diop che si coordina perfettamente e tenta la rovesciata, ma il possibile eurogol si spegne sul fondo a millimetri dal palo. Un vero peccato: i padroni di casa avrebbero certamente meritato il raddoppio che avrebbe senza dubbio indirizzato la gara su binari più che favorevoli.
La ripresa vede entrare in campo gli stessi ventidue che hanno concluso il primo tempo, ma dopo soli quattro minuti Molluso decide di cambiare: fuori Giani, dentro al suo posto Markovic. Nisticò giustamente si affida agli undici che in questo momento hanno pienamente in mano le redini del match. Di occasioni potenziali gli azzurri ne creano a ripetizione, ma manca sempre il pizzico di lucidità necessario per trasformarle in palle gol concrete. Faccioli rimane sostanzialmente inoperoso per un’ora, ma al primo affondo la Vogherese trova il modo di pareggiare. Dialogo insistito sulla destra, palla filtrante per Minaj che, dopo essere sgusciato alle spalle di Gasparoni, serve a Binous Salah un cioccolatino solo da spingere in porta.
La reazione collinare è rabbiosa, tant’è che dopo sette minuti gli azzurri tornano avanti con un’azione simile a quella del primo gol. Altra sventagliata di Bacchin, stavolta da destra a sinistra, Zenuni chiude il triangolo riservendo il classe 2003 che, con un colpo di tacco immaginifico, manda in porta Diop che sigla una doppietta da bomber consumato poco prima di lasciare il campo, esausto. Insieme a Milosevic entra anche Bellocchio per gestire il nuovo vantaggio aggiungendo solidità, cosa che inizialmente sembra funzionare. Una disattenzione fatale però punisce gli azzurri: una rimessa laterala apparentemente innocua dalla destra, la sfera attraversa tutta l’area senza che nessuno la spazzi via, sul secondo palo si presenta Losio che, complice una deviazione, inganna Faccioli e fa 2-2.
Il Chieri avrebbe anche la forza mentale e fisica per trovare il terzo vantaggio della gara, ma anche stavolta, così come nell’ultima trasferta con la rete annullata a Milosevic, a mettere i bastoni tra le ruote al gruppo di Nisticò ci pensa l’arbitro. Il direttore di gara, il signor Schimid di Rovereto, a pochi minuti dal gong annulla infatti un gol regolare di Zenuni, che avrebbe significato tre punti e vittoria fondamentale nello scontro diretto. La rabbia è palpabile negli azzurri, i quali dovranno trasformarla in energia positiva e riversarla nella prossima difficile trasferta varesina.
IL TABELLINO
CHIERI-VOGHERESE 2-2
RETI (1-0; 1-1; 2-1; 2-2): 23’ Diop (C), 22’ st Binous Salah (V), 30’ st Diop (C), 36’ st Losio (V).
CHIERI (3-4-3): Faccioli; Croce, Noia, Moretti; Dumani, Zenuni, Da Silva, Gasparoni; Bacchin, Diop (34’ st Milosevic), Catarino Venancio (34’ st Bellocchio).
A disp.: D’Angelo, Capra, Guida, Marianeschi, Sussetto, Valentini, Ciociola.
All. Nisticò.
VOGHERESE (4-3-1-2): Tota; Lisardi, De Angelis, Balesini, Losio; Occhipinti, Gerace, Asslani (21’ st Isterdi); Giani (4’ st Markovic) (48’ st Trevisiol); Binous Salah, Minaj.
A disp.: Cassulo, Silvestri, Marino, Daprati, Facchin, Cavaliere.
All. Molluso.
ARBITRO: Schimid di Rovereto.
ASSISTENTI: Rusu di Trento e Nikolic di Momerano.
AMMONITI: 30’ Noia (C), 26’ st Catarino Venancio (C).