Dieci occasioni, tre legni, errori ed orrori: contro il Derthona una partita stregata

Partita a senso unico forse non rende ancora l’idea del dominio, in termini di gioco e occasioni create, del Chieri sul Derthona, eppure a ridere alla fine sono gli ospiti, capaci di colpire nell’unico tiro nello specchio della nostra porta.
Gara sontuosa della squadra di Didu, capace di creare almeno dieci occasioni, di colpire tre legni e di chiamare al miracolo l’estremo Rosti in almeno tre situazioni.
Certo che quando non concretizzi un simile predominio, è inevitabile non farsi una buona dose di mea culpa. Esercizio che dovrebbe probabilmente effettuare anche la terna arbitrale, che dopo una manciata di minuti dall’inizio della sfida ha sorvolato su un bruttissimo fallo antisportivo di Brumat, che ha colpito due volte in rapida successione Jack Della Valle. Parapiglia, panchina del Chieri in campo, giocatori del Derthona che allontanano Brumat già pensando al cartellino rosso, e invece il tutto finisce con un nulla di fatto.
Ma veniamo al match. Didu conferma il 4-3-1-2 delle ultime settimane ma con alcune novità. Non c’è capitan Conrotto, fresco papà di Filippo (auguri!) e, valutando anche le tre gare in otto giorni, il tecnico azzurro mischia parecchio le carte. Rientra dal 1’ De Letteriis (dopo il warmup contro il Bra) che prende posto al fianco di Benedetto, con Pezziardi e Pautassi sulle corsie; in mediana comanda Sangiorgi, ai suoi lati Gerbino e Della Valle; davanti la coppia Ravasi-Bianco supportata da Pedrabissi.
Il Derthona dell’ex Zichella risponde con un 4-3-3 dove spiccano nomi come Manasiev, Zerbo e Spoto. Difesa a quattro con Brumat e Gualtieri sulle corsie e la coppia centrale Tordini-Emiliano; nel cuore del gioco Cardone, Lipani e Manasiev; davanti il tridente composto dal puntero Spoto e dalle ali Zerbo e Gueye.
Il primo tempo è tutto azzurro. In un De Paoli bollente e nuovamente con il pubblico, l’undici di Didu mostra ottime trame di gioco, spirito combattivo e in definitiva un impianto di gioco più collaudato.
Nei primi 60 minuti il Derthona è come uno di quei pugili che barcollano in mezzo al ring e sembrano attendere il pugno giusto per andare al tappeto. Si gioca praticamente nella sola metà campo dei bianconeri e gli azzurri collezionano palle gol come se fossero figurine Panini.
Al 14’ punizione di Sangiorgi e deviazione di testa di Ravasi fuori di non molto. Sei minuti dopo il Chieri trova anche il vantaggio con il tapin vincente di Bianco, che ribatte in rete la respinta di Rosti sulla conclusione di Della Valle, ma la terna arbitrale annulla per un sospetto (?) fuorigioco dello stesso Bianco.
Al 24’ ci prova nuovamente di testa, in tuffo, Ravasi, ma non trova lo specchio della porta da posizione defilata.
La squadra di Didu preme sull’acceleratore e gli ospiti arrancano in ogni zona del campo. Al 28’ pennellata di Ravasi, girata al volo a colpo sicuro di Pedrabissi (ispiratissimo) e primo miracolo di giornata di Rosti.
Nella ripresa il canovaccio non cambia. Derthona arroccato davanti a Rosti e Chieri che crea gioco con qualità e continuità. All’8’ occasione per Ravasi su sfera recuperata da Della Valle, ma il nostro numero dieci è murato due volte al momento della conclusione in area. Pochi minuti dopo ha inizio la sequenza dei legni colpiti dai nostri. Con una giocata sontuosa, Pedrabissi va in fuga palla al piede e dai 25 metri lascia partire un bolide di sinistro che s’infrange all’incrocio dei pali. Al 13’ ci prova anche Bianco di testa, su corner di Sangiorgi, ma non trova lo specchio.
Poi arriva la più classica delle beffe. Nell’unico break, per giunta in contropiede, prendiamo gol. Pautassi al 19’ viene steso in mezzo al campo, la giacchetta fa cenno di proseguire e il Derthona riparte in verticale: Spoto supera in velocità Benedetto e batte Marenco.
Benedetto e compagni però non demordono e tornano a raggranellare occasioni su occasioni. Al 23’ magia di Pedrabissi su punizione, ma Rosti si salva con l’aiuto del palo. Dalla bandierina va Sangiorgi e De Letteriis svetta di testa, ma ancora una volta Rosti nega il gol agli azzurri. Didu manda in campo Valenti, Ferrandino, Castelletto e Ozara, e nel finale anche Pompilio, per la sua prima volta in D al De Paoli. Al 28’ Ferrandino ci prova dal limite: sfera alta sopra la traversa.
Rimpianti da vendere anche nel finale. Prima un difensore bianconero respinge con il braccio un cross di Pezziardi, poi al 42’ Valenti viene anticipato in area piccola al momento del tiro da un salvataggio in extremis di Lipani. In pieno recupero, dalla sua mattonella, ci prova anche Ferrandino: il suo mancino disegna una punizione imprendibile, ma la traversa ci nega ancora una volta il gol.
Mercoledì si torna in campo per l’ultima casalinga contro il Varese, con la speranza che i Dei del calcio, oggi distratti, tornino a guardare da queste parti.

CHIERI-DERTHONA 0-1
Arbitro: Costa di Milano (Antonicelli – Annoni).
RETE: 19’ st Spoto (D).
CHIERI: Marenco; Pezziardi, Benedetto, De Letteriis, Pautassi; Gerbino (39’ st Pompilio), Sangiorgi (26’ st Castelletto), Della Valle (33’ st Ozara); Pedrabissi (26’ st Ferrandino); Ravasi, Bianco (30’ st Valenti).
A disp. Finamore, Dalmasso, Spera, Rossi.
All. Didu.
DERTHONA: Rosti, Brumat, Gualtieri, Tordini, Emiliano, Lipani, Zerbo (45’ st Akouah), Cardone (30’ pt Mutti; 42’ st Magne), Spoto (39’ st Mingiano), Manasiev, Gueye.
A disp. Parodi, Giura, Maggi, Andriolo, Casagrande.
All. Zichella.
NOTE: ammoniti Brumat, Zerbo, Lipani, Emiliano, Mutti, Manasiev (D).