DI LERNIA-PONSAT, UN CALCIO ALLA PAURA
Un mese non è un periodo di tempo propriamemte lungo, ma nell’arco di una stagione calcistica sì, specialmente se per trenta giorni arriva a mancarti la vittoria. Il Chieri aveva raccolto veramente poco rispetto a quanto proposto nelle ultime giornate, ma contro il Legnano sono arrivati finalmente i tanto agognati tre punti. A dare un calcio alla paura ci hanno pensato Di Lernia e Ponsat (su rigore), che hanno reso inutile la rete della speranza lilla di Mamadou Kone. Da sottolineare anche le parate di Virano, che ha salvato i suoi con un miracolo sullo 0-0, e l’assist di Mammarella, classe 2005 alla seconda gara consecutiva da titolare. Ma in generale tutto il gruppo ha confermato i buoni segnali delle ultime settimane, con la sostanziale differenza che stavolta sono stati funzionali alla vittoria.
LA PARTITA
Sorrentino conferma quasi in toto la formazione che così bene ha fatto in quel di Sanremo, con come sole novità gli importanti ritorni di Bortoletti e Ponsat (al posto di Avantaggiato e Papagno), assenti in terra ligure. Balan, Benedetto e D’Elia invece sono ancora out per infortunio. Il Legnano del nuovo presidente Emiliano Montanari si presenta con tre nuovi volti rispetto alla gara con il Casale, con Losio, Cosentino e Banfi a prendere il posto di Silvestre, Talarico e Forte. 4-3-1-2 ormai d’ordinanza per gli azzurri, con Di Lernia ad agire sulla trequarti alle spalle di Ponsat e Libertazzi. 4-2-3-1 invece per gli ospiti, con Romano a fare da punto di riferimento in attacco. È proprio quest’ultimo a costruire la prima palla gol del match, allargandosi sulla destra e crossando in mezzo per Rocco, sul cui colpo di testa ravvicinato Virano compie un vero e proprio miracolo, salvando subito i suoi. Poco dopo, grandi proteste ospiti per un presunto intervento falloso in area di rigore ai danni di Donnarumma, ma l’arbitro lascia correre. Passata la paura, gli azzurri provano a riorganizzarsi, anche se sembra mancare un pizzico di lucidità in mezzo al campo. Con il passare dei minuti però i ragazzi di Sorrentino acquisiscono fiducia, manovrando con sempre più qualità nella trequarti avversaria. E quando si parla di qualità non può che salire in cattedra Marco Di Lernia: dopo una bella combinazione sulla fascia destra, il numero 10 azzurro scambia velocemente con Mammarella, che gli serve un assist al bacio, e conclude al volo con il sinistro trafiggendo Ravanelli. Il vantaggio è il giusto premio per un Chieri che, a parte un altro colpo di testa di Rocco controllato da Virano, dopo lo spavento iniziale non ha corso più pericoli nella prima mezz’ora di gioco. Appena scoccato il 30’ arriva anzi un’altra chance per i padroni di casa: Alvitrez scodella un pallone goloso per Bortoletti, che viene stoppato all’ultimo dalla difesa lilla. Il Legnano ci prova poi ancora con Pagani, la cui conclusione su assist di Banfi termina però alta sopra la traversa. Di occasioni clamorose però non se ne vedono più ed il Chieri può così andare a riposo in vantaggio di una rete.
Nessuna correzione all’intervallo: entrambi i tecnici scelgono di continuare con stessi uomini e stessi schieramenti dei primi 45 minuti. La prima ghiottissima occasione da gol stavolta la imbastiscono gli azzurri: Libertazzi lavora di sponda per Di Lernia, cross pennellato per Ponsat, che però sfiora solamemte la traversa. L’attaccante classe ‘95 ha però subito l’occasione di rifarsi, quando l’arbitro indica il dischetto per fallo di mano di Arpino: dagli undici metri il fantasista azzurro è glaciale ed è 2-0 per il Chieri. Chieri che sembra totalmente un controllo, ma la disattenzione fatale è sempre dietro l’angolo. È esattamente ciò che accade attorno al 20’: il neoentrato Mamadou Kone, da azione offensiva per gli azzurri, riparte dalla propria metà campo, salta Bellocchio, resiste al ritorno di Ciccone, si invola verso la porta e buca Virano, riaprendo totalmente i giochi. L’ingresso in campo del classe 1998 nelle fila dei lilla si dimostra mossa azzecatissima da parte di Palo: l’esterno manda ripetutamente in tilt la retroguardia di Sorrentino, costretto spesso e volentieri a farsi sentire per rimettere ordine tra i suoi. Il gol subito ha però inevitabilmente minato alla base le convinzioni di Conrotto & Co. È vero, Alvitrez ci prova da fuori con un mancino che Ravanelli respinge bene, ma a parte quello la verve offensiva di inizio ripresa sembra affievolirsi sempre di più. A questo punto la parola d’ordine per i padroni di casa è solo una: non prendere gol, ad ogni costo. I tre punti, che mancano da un mese, sarebbero di vitale importanza per gli azzurri, che hanno ancora nella testa gli spauracchi degli ultimi minuti vissuti con Sestri Levante e Sanremese. Spauracchi che pottebbe scacciare via Di Lernia, ma il suo colpo di testa sfiora solamente il palo alla sinistra di Ravanelli. Gli ultimi minuti sono infuocati, ma gli incubi finalmente vengono scacciati via dal triplice fischio del direttore di gara, che permette al Chieri di ritrovare la vittoria ed il sorriso, in tempo per la delicatissima trasferta di Pinerolo della prossima settimana.