CAVATAPPI PONSAT: 3 PUNTI D’ORO
Ancora Ponsat, sempre Ponsat, meravigliosamente Ponsat. La citazione che Massimo Marianella dedicava a Didier Drogba si può tranquillamente traslare su Giuseppe Ponsat. Il fantasista del Chieri nell’ultimo mese si è caricato ancor di più la squadra sulle spalle, prima metaforicamente ereditando la fascia di capitano da Conrotto, poi in senso pratico togliendo spesso e volentieri le castagne dal fuoco nei momenti topici. Anche con lo Stresa, dopo il gol che aveva aperto le danze con il Casale, il classe ‘95 ha deciso la contesa stappandola letteralmente come un cavatappi. Il gol, su cross al bacio di Di Lernia, è infatti arrivato grazie ad un avvitamento aereo, proprio come quelli che per anni Drogba ha stampato in faccia a decine di portieri. Oltre ad essere stilisticamente deliziosa, la rete risulta dannatamente importante soprattutto ai fini della classifica, che ora vede gli azzurri a +4 sulla zona playout ed a + 12 su Chisola e Casale, che occupano quartultimo e terzultimo posto nel girone. L’ennesima boccata d’aria di questo tour de force, in vista del difficilissimo impegno di domenica prossima con il Ligorna.
LA PARTITA
Sorrentino ripropone lo stesso undici iniziale della trasferta di Casale, mentre Nicolini cambia ben quattro effettivi, rilanciando dal primo minuto Baiardi, Cento, Roma e Tripoli. Quest’ultimo va a comporre il tandem offensivo insieme a Barranco nel 4-4-2 ospite. Inedito 4-2-3-1 invece per il Chieri: Di Lernia e Balan si piazzano in mediana, Ponsat gioca dietro a Papagno con Lacava e Varano larghi rispettivamente a destra ed a sinistra. Gli azzurri partono subito forte, decisi a riscattare quella che è stata la gara peggiore della stagione, ovvero l’andata, persa 0-4. Il primo a provarci è Balan, che con un destro da fuori impegna subito Taliento, bravo a bloccare a terra la conclusione da fuori del classe 2000. Il buon piglio con cui il gruppo di Ivano Sorrentino (che sostituisce per l’occasione lo squalificato Roberto) prosegue per buona parte dei primi 15/20 minuti, ma lo Stresa si chiude in maniera ordinata, rendendo difficile penetrarne la retroguardia. La sensazione è che sia Lacava l’uomo su cui si è decuso di puntare per scardinare la cassaforte ospite: i tagli da destra del giovane esterno creano non pochi grattacapi a Gerevini, ma quando lo Stresa recupera palla diventa complicato coprire i buchi inevitabilmente lasciati dalle avanzate del classe 2004. Il solito encomiabile lavoro di Balan permette agli azzurri di non correre particolari pericoli nella prima mezz’ora di gioco. Discorso simile però lo si può fare per Taliento, che viene graziato da un paio di contropiedi mal gestiti da Papagno, per di più in superiorità numerica. Risultato? Nessuna delle squadre riesce a costruire palle gol degne di nota, rientrando così negli spogliatoi sul punteggio di 0-0, sintomo di una paura di perdere che entrambi i gruppi fanno fatica a scrollarsi di dosso.
Stessi ventidue in campo ad inizio ripresa. A livello tattico Sorrentino decide di proseguire sulla falsa riga del primo tempo, mentre Nicolini vara un 3-5-2 per i suoi. La vera differenza però è che dopo soli quattro minuti Taliento deve già sporcarsi i guantoni, stavolta rischiando non poco: bella combinazione sulla destra tra Ponsat e Lacava, l’esterno penetra in area e calcia forte trovando la respinta del portiere ospite, su cui nessuno riesce ad avventarsi. Con il passare dei minuti però il cambio di modulo effettuato dagli ospiti comincia a dare parecchi problemi alla manovra azzurra: la linea mediana e quella difensiva riescono ad essere molto più aggressive nei confronti dei portatori di palla azzurri, specialmente quando la sfera transita dalle parti di Ponsat. Sorrentino sceglie dunque di cambiare: fuori Papagno e Varano, dentro Libertazzi e Bonelli. Nicolini risponde con ben tre cambi: dentro Colantonio, Fimognari e Fradelizio per Tripoli, Roma e Cento. La vera scossa della partita avviene al 24’: Soplantai commette fallo al limite dell’area su Balan ed il direttore di gara non può esimersi dall’estrarre il secondo giallo per il difensore dei lacuali. Il Chieri potrebbe prendere due piccioni con una fava, ma Taliento commette un autentico miracolo sulla successiva punizione di Ponsat, volando a togliere la sfera dall’incrocio dei pali. L’occasione è troppo ghiotta, motivo per cui Sorrentino per gli ultimi venti minuti va all in, inserendo Re al posto di Lacava. Lo Stresa per il momento non effettua l’ultimo cambio a disposizione, disponendosi con un 4-3-2. È proprio Re a costruirsi una palla gol colossale: il classe 2005 viene pescato in area da Libertazzi, ma il suo tentativo trova un Taliento a dir poco prodigioso che devia in angolo. Sul successivo corner la maledizione del gol finalmente viene però sfatata: Di Lernia recupera il pallone sulla sinistra e mette in mezzo, Ponsat si avvita come un cavatappi e trova l’angolino basso alla sinistra di Taliento, che stavolta non può nulla. È il colpo del ko per lo Stresa, che sotto di una rete e di un uomo non trova più le forze per ribaltarla, permettendo al Chieri di immettere altro preziosissimo ossigeno nelle bombole per la corsa salvezza.
POST PARTITA
Ivano Sorrentino (vice allenatore)
Buonasera mister, con lo Stresa erano importanti i tre punti, senza se e senza ma, e sono giustamente arrivati.
I.S.: “Assolutamente, quella di oggi è una vittoria fondamentale. Lo sapevamo, così come sapevamo che sarebbe stata tosta, nessuno ti regala niente, come abbiamo avuto modo di vedere la scorsa settimana a Casale. Era importante dare continuità alle buone prestazioni e soprattutto ai risultati positivi raccolti nelle ultime settimane: non potevamo sbagliare e siamo stati bravi, perché quando sei costretto a vincere non è mai facile.
Anche stavolta i giovani hanno dato segnali importanti: da Papagno a Lacava, da Capra a Bonelli, fino a Re che ha sfiorato un gran gol. Quant’è importante avere dei ricambi allo stesso tempo freschi e con questa fame?
I.S.: È un tema che mi sta molto a cuore, hai fatto bene a sottolinearlo. È l’ennesimo segnale che stiamo lavorando nella maniera giusta noi con i nostri ragazzi, ma soprattutto stanno lavorando bene loro che si mettono sempre a disposizione. Anche chi non parte titolare, come oggi Bonelli e Re, entra sempre con lo spirito giusto e ci dà una grossa mano quando serve.
Hai intravisto anche tu una voglia di vincere ancora maggiore rispetto ad altre sfide dove magari la paura ha frenato leggermente gli azzurri?
I.S.: La voglia di vincere c’è sempre, ma stavolta ho visto un approccio decisamente più convinto ed aggressivo, soprattutto dopo essere andati in superiorità numerica. Se per esempio con il Vado siamo stati un po’ più frenati, oggi abbiamo voluto dare tutto, anche con cambi decisamente offensivi, per portare a casa i tre punti. Se continueremo con la stessa grinta e la stessa determinazione sono sicuro che ci toglieremo altre grandi soddisfazioni prima che il campionato giunga al termine.
IL TABELLINO
CHIERI-STRESA 1-0
RETI: 38’ st Ponsat.
CHIERI (4-2-3-1): Virano; Capra (46’ st Calò), Priola, De Letteriis, Ciccone; Di Lernia, Balan; Lacava (26’ st Re), Ponsat, Varano (18’ st Bonelli); Papagno (13’ st Libertazzi). A disp.: Ciquera, Emane, Maniscalco, Bellocchio, Biondo. All. Sorrentino I.
STRESA (4-4-2): Taliento; Graziano, Soplantai, Tordini, Gerevini; Marra, Cento (17’ st Fradelizio), Roma (17’ st Fimognari), Baiardi (22’ st Spera); Barranco (39’ st Grechi), Tripoli (17’ st Colantonio). A disp.: Galli, Gioria, Pisanello, Lorenzi. All. Nicolini.
ARBITRO: Scarpati di Formia.
ASSISTENTI: Merloni di Ravenna e Pelotti di Bologna.
AMMONITI: 9’ Soplantai (S), 37’ Roma (S), 6’ st Cento (S), 18’ st Capra (C), 31’ st Fradelizio (S), 39’ st Graziano (S), 49’ st Di Lernia (C).
ESPULSI: 24’ st Soplantai (S), per somma di ammonizioni.