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Bonelli, prima gioia a metà

Bonelli, prima gioia a metà

Bonelli, prima gioia a metà
Chieri raggiunto al 90’

Tanto, tantissimo rammarico. Il sentimento predominante al Piero De Paoli di Chieri non può che essere questo, alla luce di come è arrivato il 2-2 nello scontro diretto con la Fezzanese. Gli azzurri hanno infatti dominato sotto tutti i punti di vista il primo tempo, sbloccando il risultato al 18’ con Ponsat e trovando il raddoppio al 44’ con la prima rete in Serie D del classe 2004 Bonelli. Gol confezionati entrambi da Ciccone, autentico mattatore della prima frazione. Tutto ciò però non ha trovato eco nella ripresa, in cui il doppio cambio di modulo (prima 4-4-2, poi 4-3-3) dei liguri ha mandato in tilt gli schemi di Sorrentino. Anich, dopo cinque minuti dal rientro in campo, segnando l’1-2 ha dato la scossa ai biancoverdi, che hanno poi caricato a testa bassa fino a trovare la rete del defintivo 2-2 all’89’ con Bukva.

LA PARTITA

Roberto Sorrentino conferma quasi in toto la formazione che ha sfiorato l’impresa con il Ligorna, con le sole eccezioni di Bellocchio e Calò, che non giocavano titolari rispettivamente dal 29 e dal 7 Gennaio. Prima apparizione in panchina per il nuovo arrivato classe 2002 Alessandro Spitale.
Tre cambi, rispetto alla buona vittoria con la Castellanzese, per Turi, che rilancia dall’inizio Terminello, Toccafondi e Scarlino.
Il tecnico azzurro opta nuovamente per il modulo che ha soddisfatto le sue aspettative nelle ultime settimane: 4-2-3-1 con Ponsat sostenuto dal tridente Lacava-Varano-Bonelli. 3-4-1-2 invece per gli ospiti, con Scarlino ad agire sulla trequarti per provare ad inserirsi tra la difesa ed il centrocampo chierese.

Partenza a razzo per il Chieri, che nei primissimi minuti calcia ripetutamente verso la porta difesa da Salvalaggio, ma sia Di Lernia che Ponsat trovano nei centrali biancoverdi un solido ostacolo che si frappone tra loro e la rete. Il tridente dei padroni di casa trova notevoli geometrie che mettono in difficoltà il centrocampo della Fezzanese, costretto spesso e volentieri a ripiegare per dare una mano alla propria retroguardia. Ponsat svaria invece su tutto il fronte d’attacco per non dare punti di riferimento agli avversari e cercando di pescare gli inserimenti dei compagni in profondità. Quando serve però il capocannoniere del Chieri sa ovviamente quando e come occupare bene l’area, come ottimamente dimostrato al 18’. Dopo un’azione manovrata sulla sinistra ed orchestrata da Balan e Ciccone, il terzino classe 2001 mette un pallone al bacio in area di rigore, con il capitano azzurro che sceglie perfettamente il tempo e stacca di testa trafiggendo Salvalaggio e portando in vantaggio il Chieri. Vantaggio assolutamente meritato da parte del gruppo di Sorrentino, che nei primi venti minuti ha dominato in lungo ed in largo la contesa. Il pressing alto è la chiave con cui gli azzurri hanno deciso di scardinare la cassaforte biancoverde: a turno tutti gli offensivi si spendono in un preciso lavoro ai fianchi, fino ad andare in pressione su Salvalaggio, che si trova giocoforza in difficoltà nel trovare compagni liberi con i rilanci dal fondo, preda facile per Priola e Bellocchio. Negli ultimi minuti del primo parziale la Fezzanese prova timidamente a mettere la testa fuori, ma la difesa azzurra non rischia sostanzialmente niente e anzi, permette al Chieri di trovare il raddoppio quasi allo scadere. L’assist è ancora di Ciccone, stavolta per Bonelli, che si libera in un fazzoletto di Leonardo Nicolini e buca Salvalaggio. Primo gol in maglia azzurra ed in Serie D per il classe 2004, che certifica ancora di più il predominio chierese nel primo parziale, chiuso dunque sul 2-0 per i padroni di casa.

Sia Sorrentino che Turi decidono di continuare con gli stessi effettivi al rientro dagli spogliatoi, con la differenza che i liguri effettuano un cambio a livello tattico, passando ad un 4-4-2. Il Chieri, forse sorpreso dal nuovo schieramento avversario, ad inizio ripresa sembra subire la reazione furiosa dei biancoverdi, scossi dai tentativi dalla distanza di Anich. Il primo tentativo del centrocampista australiano termina di pochissimo a lato, mentre il secondo, complice forse una leggerissima deviazione, manda fuori tempo Virano, che non può far altro se non raccogliere la sfera dal fondo della rete. A dir poco furioso Sorrentino in panchina: di certo il gol del classe 2001 non era nei piani della squadra azzurra, che contava di gestire il doppio vantaggio con più tranquillità. La Fezzanese però si dimostra totalmente rivitalizzata rispetto all’opaco primo tempo, con Priola che deve fare gli straordinari per far sì che il fortino azzurro non crolli all’improvviso. In pratica si è ribaltata completamente la falsa riga della partita: la Fezzanese pressa in maniera forsennata, costringendo la difesa chierese a spazzare in avanti senza riuscire a ripartire palla a terra. Motivo per il quale Sorrentino sceglie giustamente di dare un po’ più di peso là davanti, inserendo Papagno al posto di Varano, con Ponsat che scala alle spalle dell’attaccante classe 2002. Anche Turi mischia per la prima volta il mazzo, sostituendo Scarlino con Andrei. Poco dopo altro cambio per il Chieri, con Capra che va a prendere il posto di Lacava, costretto al forfait dopo uno scontro duro con un avversario. Il difensore classe 2004 va a piazzarsi a destra sulla linea difensiva, facendo avanzare Calò sulla trequarti. All in invece per Turi a poco meno di venti minuti dalla fine: fuori un difensore, Leonardo Nicolini, dentro un attaccante, Lunghi. Ora i liguri sono schierati in campo con un 4-3-3, alla ricerca del gol che rimetterebbe tutto in parità. Gol a cui va vicinissimo Terminello a dieci minuti dalla fine: discesa di Andrei sulla destra e cross in mezzo per il centrocampista classe ‘97, la cui zuccata sfiora il palo alla sinitra di Virano. I padroni di casa provano in tutti i modi a resistere, ma a pochi attimi dal 90’ la Fezzanese trova il tanto agognato pareggio: pennellata di Anich che trova Toccafondi, sponda al centro per Bukva che anticipa Virano e fa 2-2. La rete dell’attaccante svedese chiude virtualmente la gara: il Chieri non trova le forze per rimettere la testa avanti e si deve certamente mangiare le mani per una vittoria che era ampiamente alla portata, soprattutto alla luce del 2-0 con cui gli azzurri avevano chiuso in vantaggio il primo tempo.

POST PARTITA

Il commento di Roberto Sorrentino al termine della partita con la Fezzanese.

“Purtroppo ci ritroviamo spesso a commentare le stesse cose. Sicuramente abbiamo giocato meglio nel primo tempo e dobbiamo fare mea culpa per il fatto di aver subito una rimonta che fa male. Va anche detto però che non mi sembra di aver contato palle gol nitide per loro, che con due tiri hanno fatto due gol. Dobbiamo essere più cinici ed imparare a chiudere le partite, ma non dimentichiamoci che abbiamo giocato, noi come loro naturalmente, tante partite nelle ultime settimane, cosa che evidentemente abbiamo pagato nel secondo tempo. Pagato per un motivo molto semplice: con ancora Bortoletti, Camilli e D’Elia out e qualche acciacco dell’ultimo minuto che non ci facciamo mai mancare, il risultato è che giocano sempre gli stessi, per cui nel finale siamo andati in debito d’ossigeno. C’è tanto rammarico: raccogliere un punto tra Ligorna e Fezzanese, per come abbiamo interpretato le due gare, è certamente immeritato.

IL TABELLINO

CHIERI-FEZZANESE 2-2
RETI (2-0; 2-2): 18’ Ponsat (C), 44’ Bonelli (C), 5’ st Anich (F), 44’ st Bukva (F).

CHIERI (4-2-3-1): Virano; Calò (33’ st Libertazzi), Bellocchio, Priola, Ciccone; Di Lernia, Balan; Lacava (23’ st Capra), Varano (15’ st Papagno), Bonelli; Ponsat.
A disp.: Ciquera, Spitale, De Letteriis, Emane, Biondo, Cavarero. All. Sorrentino R.

FEZZANESE (3-4-1-2): Salvalaggio; Nicolini L. (27’ st Lunghi), De Martino, Selimi; Toccafondi, Anich, Terminello, Gabrielli (37’ st Stradini); Scarlino (15’ st Andrei); Mariotti (37’ st Bukva), Baudi.
A disp.: Paci, Giulianelli, Nicolini A., Cantatore, Cecchetti. All. Turi.

ARBITRO: Albano di Venezia.
ASSISTENTI: Lentini di Milano e Fantaccione di Cinisello Balsamo.

AMMONITI: 1’ st Bellocchio (C), 40’ st Andrei (F).

CAVATAPPI PONSAT: 3 PUNTI D’ORO

CAVATAPPI PONSAT: 3 PUNTI D’ORO

CAVATAPPI PONSAT: 3 PUNTI D’ORO

Ancora Ponsat, sempre Ponsat, meravigliosamente Ponsat. La citazione che Massimo Marianella dedicava a Didier Drogba si può tranquillamente traslare su Giuseppe Ponsat. Il fantasista del Chieri nell’ultimo mese si è caricato ancor di più la squadra sulle spalle, prima metaforicamente ereditando la fascia di capitano da Conrotto, poi in senso pratico togliendo spesso e volentieri le castagne dal fuoco nei momenti topici. Anche con lo Stresa, dopo il gol che aveva aperto le danze con il Casale, il classe ‘95 ha deciso la contesa stappandola letteralmente come un cavatappi. Il gol, su cross al bacio di Di Lernia, è infatti arrivato grazie ad un avvitamento aereo, proprio come quelli che per anni Drogba ha stampato in faccia a decine di portieri. Oltre ad essere stilisticamente deliziosa, la rete risulta dannatamente importante soprattutto ai fini della classifica, che ora vede gli azzurri a +4 sulla zona playout ed a + 12 su Chisola e Casale, che occupano quartultimo e terzultimo posto nel girone. L’ennesima boccata d’aria di questo tour de force, in vista del difficilissimo impegno di domenica prossima con il Ligorna.

LA PARTITA

Sorrentino ripropone lo stesso undici iniziale della trasferta di Casale, mentre Nicolini cambia ben quattro effettivi, rilanciando dal primo minuto Baiardi, Cento, Roma e Tripoli. Quest’ultimo va a comporre il tandem offensivo insieme a Barranco nel 4-4-2 ospite. Inedito 4-2-3-1 invece per il Chieri: Di Lernia e Balan si piazzano in mediana, Ponsat gioca dietro a Papagno con Lacava e Varano larghi rispettivamente a destra ed a sinistra. Gli azzurri partono subito forte, decisi a riscattare quella che è stata la gara peggiore della stagione, ovvero l’andata, persa 0-4. Il primo a provarci è Balan, che con un destro da fuori impegna subito Taliento, bravo a bloccare a terra la conclusione da fuori del classe 2000. Il buon piglio con cui il gruppo di Ivano Sorrentino (che sostituisce per l’occasione lo squalificato Roberto) prosegue per buona parte dei primi 15/20 minuti, ma lo Stresa si chiude in maniera ordinata, rendendo difficile penetrarne la retroguardia. La sensazione è che sia Lacava l’uomo su cui si è decuso di puntare per scardinare la cassaforte ospite: i tagli da destra del giovane esterno creano non pochi grattacapi a Gerevini, ma quando lo Stresa recupera palla diventa complicato coprire i buchi inevitabilmente lasciati dalle avanzate del classe 2004. Il solito encomiabile lavoro di Balan permette agli azzurri di non correre particolari pericoli nella prima mezz’ora di gioco. Discorso simile però lo si può fare per Taliento, che viene graziato da un paio di contropiedi mal gestiti da Papagno, per di più in superiorità numerica. Risultato? Nessuna delle squadre riesce a costruire palle gol degne di nota, rientrando così negli spogliatoi sul punteggio di 0-0, sintomo di una paura di perdere che entrambi i gruppi fanno fatica a scrollarsi di dosso.

Stessi ventidue in campo ad inizio ripresa. A livello tattico Sorrentino decide di proseguire sulla falsa riga del primo tempo, mentre Nicolini vara un 3-5-2 per i suoi. La vera differenza però è che dopo soli quattro minuti Taliento deve già sporcarsi i guantoni, stavolta rischiando non poco: bella combinazione sulla destra tra Ponsat e Lacava, l’esterno penetra in area e calcia forte trovando la respinta del portiere ospite, su cui nessuno riesce ad avventarsi. Con il passare dei minuti però il cambio di modulo effettuato dagli ospiti comincia a dare parecchi problemi alla manovra azzurra: la linea mediana e quella difensiva riescono ad essere molto più aggressive nei confronti dei portatori di palla azzurri, specialmente quando la sfera transita dalle parti di Ponsat. Sorrentino sceglie dunque di cambiare: fuori Papagno e Varano, dentro Libertazzi e Bonelli. Nicolini risponde con ben tre cambi: dentro Colantonio, Fimognari e Fradelizio per Tripoli, Roma e Cento. La vera scossa della partita avviene al 24’: Soplantai commette fallo al limite dell’area su Balan ed il direttore di gara non può esimersi dall’estrarre il secondo giallo per il difensore dei lacuali. Il Chieri potrebbe prendere due piccioni con una fava, ma Taliento commette un autentico miracolo sulla successiva punizione di Ponsat, volando a togliere la sfera dall’incrocio dei pali. L’occasione è troppo ghiotta, motivo per cui Sorrentino per gli ultimi venti minuti va all in, inserendo Re al posto di Lacava. Lo Stresa per il momento non effettua l’ultimo cambio a disposizione, disponendosi con un 4-3-2. È proprio Re a costruirsi una palla gol colossale: il classe 2005 viene pescato in area da Libertazzi, ma il suo tentativo trova un Taliento a dir poco prodigioso che devia in angolo. Sul successivo corner la maledizione del gol finalmente viene però sfatata: Di Lernia recupera il pallone sulla sinistra e mette in mezzo, Ponsat si avvita come un cavatappi e trova l’angolino basso alla sinistra di Taliento, che stavolta non può nulla. È il colpo del ko per lo Stresa, che sotto di una rete e di un uomo non trova più le forze per ribaltarla, permettendo al Chieri di immettere altro preziosissimo ossigeno nelle bombole per la corsa salvezza.

POST PARTITA

Ivano Sorrentino (vice allenatore)

Buonasera mister, con lo Stresa erano importanti i tre punti, senza se e senza ma, e sono giustamente arrivati.

I.S.: “Assolutamente, quella di oggi è una vittoria fondamentale. Lo sapevamo, così come sapevamo che sarebbe stata tosta, nessuno ti regala niente, come abbiamo avuto modo di vedere la scorsa settimana a Casale. Era importante dare continuità alle buone prestazioni e soprattutto ai risultati positivi raccolti nelle ultime settimane: non potevamo sbagliare e siamo stati bravi, perché quando sei costretto a vincere non è mai facile.

Anche stavolta i giovani hanno dato segnali importanti: da Papagno a Lacava, da Capra a Bonelli, fino a Re che ha sfiorato un gran gol. Quant’è importante avere dei ricambi allo stesso tempo freschi e con questa fame?

I.S.: È un tema che mi sta molto a cuore, hai fatto bene a sottolinearlo. È l’ennesimo segnale che stiamo lavorando nella maniera giusta noi con i nostri ragazzi, ma soprattutto stanno lavorando bene loro che si mettono sempre a disposizione. Anche chi non parte titolare, come oggi Bonelli e Re, entra sempre con lo spirito giusto e ci dà una grossa mano quando serve.

Hai intravisto anche tu una voglia di vincere ancora maggiore rispetto ad altre sfide dove magari la paura ha frenato leggermente gli azzurri?

I.S.: La voglia di vincere c’è sempre, ma stavolta ho visto un approccio decisamente più convinto ed aggressivo, soprattutto dopo essere andati in superiorità numerica. Se per esempio con il Vado siamo stati un po’ più frenati, oggi abbiamo voluto dare tutto, anche con cambi decisamente offensivi, per portare a casa i tre punti. Se continueremo con la stessa grinta e la stessa determinazione sono sicuro che ci toglieremo altre grandi soddisfazioni prima che il campionato giunga al termine.

IL TABELLINO

CHIERI-STRESA 1-0
RETI: 38’ st Ponsat.

CHIERI (4-2-3-1): Virano; Capra (46’ st Calò), Priola, De Letteriis, Ciccone; Di Lernia, Balan; Lacava (26’ st Re), Ponsat, Varano (18’ st Bonelli); Papagno (13’ st Libertazzi). A disp.: Ciquera, Emane, Maniscalco, Bellocchio, Biondo. All. Sorrentino I.

STRESA (4-4-2): Taliento; Graziano, Soplantai, Tordini, Gerevini; Marra, Cento (17’ st Fradelizio), Roma (17’ st Fimognari), Baiardi (22’ st Spera); Barranco (39’ st Grechi), Tripoli (17’ st Colantonio). A disp.: Galli, Gioria, Pisanello, Lorenzi. All. Nicolini.

ARBITRO: Scarpati di Formia.
ASSISTENTI: Merloni di Ravenna e Pelotti di Bologna.

AMMONITI: 9’ Soplantai (S), 37’ Roma (S), 6’ st Cento (S), 18’ st Capra (C), 31’ st Fradelizio (S), 39’ st Graziano (S), 49’ st Di Lernia (C).

ESPULSI: 24’ st Soplantai (S), per somma di ammonizioni.

Ponsat-Di Lernia: qualità al potere

Ponsat-Di Lernia: qualità al potere

Ponsat-Di Lernia: qualità al potere

Com’era lecito aspettarsi per un occhio attento, la trasferta di Casale poteva nascondere diverse trappole. La società bianconera vive sì un momento davvero buio, sia in termini di giocato che per quanto riguarda le questioni extra campo, ma proprio per questo non ha più niente da perdere. I tanti giovani allenati da Bissolino hanno dato del filo da torcere al Chieri, ma gli azzurri, dopo un primo tempo molto contratto e condizionato dalle solite numerose palle gol sprecate, sono stati bravi a rimanere sul pezzo ed a portare a casa i tre punti nella ripresa. La scelta di Roberto Sorrentino di rilanciare Papagno è stata agrodolce: l’attaccante classe 2002 si è mosso con i tempi giusti, andando spesso alla conclusione e, di conseguenza, vicino al gol. È mancato però quel cinismo che tanto avrebbe fatto comodo al Chieri anche in altre sfide, tant’è che appunto il primo tempo si è chiuso sullo 0-0. Nei momenti di difficoltà però, come sempre, a risolverla ci hanno pensato gli uomini di qualità degli azzurri. Nel giro di venti minuti la coppia Ponsat-Di Lernia ha infatti messo la gara sui binari voluti da Sorrentino, scacciando via inutili paure e permettendo ai chieresi di portarsi a casa i tre punti. Nona rete in campionato per Ponsat, che torna al gol dopo più di un mese di digiuno (l’ultimo risaliva alla 17a giornata nella sconfitta di Asti). Terza firma invece per Di Lernia, a cui la rete mancava dal 20 Novembre (2-1 VS Legnano), e che aveva già deciso la sfida di andata contro i bianconeri alla 6a giornata. Ottima prova del reparto arretrato, con la conferma di Capra come terzino destro e con la sempre più affiatata coppia di centrali composta da De Letteriis (tornato a disposizione dopo il problema che lo aveva costretto al forfait contro il Vado) e Priola. Da segnalare infine i debutti di Federico Ciociola, ennesimo classe 2005 portato su dalla Juniores delle meraviglie di Simone Loria, e di Gabriele Cavarero, centrocampista classe 1999 appena tornato in azzurro. Sono ora cinque le partite consecutive senza sconfitte per il Chieri, che nel turno infrasettimanale di mercoledì 8 Febbraio dovrà mettere in campo la stessa mentalità delle ultime settimane in un altro scontro diretto contro lo Stresa, per allontanarsi ancora di più dalla zona calda della classifica e tornare a respirare l’aria che gli compete.

Interviste post partita

Interviste post partita

Interviste post partita

Ivano Sorrentino (vice allenatore)

Buonasera mister, direi che per prima cosa c’è da segnalare l’ottima reazione della squadra dopo il rigore contro.

S: Sicuramente, ma devo dire che sin dall’inizio abbiamo cercato di fare la partita ed imporre il nostro gioco. Affrontavamo una grande squadra, piena di ragazzi che conosciamo bene ed allenata da Didu che conosciamo ancor meglio. Va fatto un plauso a tutti i nostri giocatori, sia i titolari che i subentranti, hanno messo tutti grande cuore e voglia, cosa che non dobbiamo mai far mancare da qui alla fine del campionato.

Si poteva forse osare qualcosa in più in superiorità numerica nell’ultima mezz’ora?

S: Ci abbiamo sicuramente provato, mi viene in mente l’occasione per Libertazzi davanti alla porta. Anche a livello tattico ci siamo sbilanciati, abbiamo inserito Emane quando si è fatto male D’Elia e Libertazzi per Varano nell’ultima mezz’ora. Anche Calò sa spingere alla grande e negli ultimi minuti speravamo ci desse quel qualcosa in più sulla fascia. Bisogna comunque tenere presente che non bisogna esagerare nello sbilanciarsi, se no si rischia di perdere una partita che, per come si era messa, non potevamo permetterci di perdere.

Andrea Lacava (esterno classe 2004)

Ciao Andrea, oggi hai firmato il primo gol con il Chieri ed in generale in Serie D. Quanto lo aspettavi e sentivi che ci fosse qualcosa di particolare nell’aria oggi?

L: Sono davvero contentissimo, la gioia per il primo gol non la scorderò mai. Sono felice ovviamente a livello personale ma soprattutto per come abbiamo affrontato una partita difficile, portando a casa un punto che potrà essere prezioso per la classifica. Peccato non aver vinto ma dobbiamo prendere quello che abbiamo e continuare così. Ci speravo da tanto in questo gol, devo ringraziare Balan che mi ha fornito un assist strepitoso.

Ti stai mettendo in mostra anche per la tua duttilità, ma si può dire che il ruolo di oggi (esterno alto) sia uno dei più congeniali per te?

L: Sicuramente, ho giocato come esterno tutta la stagione scorsa, quindi ho fatto abbastanza pratica. Nella prima parte di quest’anno purtroppo a Casale non ho avuto modo di esprimermi al meglio, ma qua sto ritrovando fiducia. Spero di potermi ripetere domenica prossima proprio a Casale e che stavolta l’eventuale gol possa essere funzionale ai tre punti.

Prima gioia Lacava

Prima gioia Lacava

Prima gioia Lacava

Un pareggio a due facce. Prima della partita probabilmente qualche tifoso del Chieri avrebbe firmato per un pareggio contro il Vado, ma dopo che i liguri sono rimasti in dieci per l’espulsione di De Bode a mezz’ora dalla fine sicuramente non c’era un solo sostenitore azzurro che non volesse fortemente la vittoria. Di aspetti positivi però ne rimangono tanti, oltre ovviamente al punto che muove ancora la classifica. In primis l’atteggiamento del gruppo di Sorrentino, andato sotto per un rigore molto dubbio, realizzato da Lo Bosco, a cui ha fatto seguito una reazione da grande squadra. Reazione che è poi culminata nel pareggio propiziato dall’assist di Balan e confezionato da Andrea Lacava, al primo gol in carriera in Serie D. Grida ancora vendetta l’occasione capitata sui piedi di Libertazzi nel finale, ma alla fine il punto conquistato fa sicuramente morale in vista del fondamentale scontro di domenica prossima con il Casale.

LA PARTITA

Sorrentino ripropone molti degli elementi che bene hanno figurati con il Fossano, ma perde nel riscaldamento De Letteriis, sostituito in extremis da Bellocchio. Nei liguri c’è ovviamente da segnalare il ritorno tra i titolari del grande ex D’Iglio (oltre a Di Renzo e Castelletto). Con l’assenza di Camilli il tecnico degli azzurri opta per un modulo inedito, un 4-4-1-1 con Ponsat a fare da falso nove e Di Lernia dietro di lui. Lacava e Ciccone giocano larghi a centrocampo, mentre Alessandro Capra viene confermato come terzino destro dopo le ottime recenti prestazioni, condite inoltre dal gol con il Fossano. Didu schiera i suoi con il classico 3-5-2, con Di Renzo e Lo Bosco davanti e Edoardo Capra mezzala con licenza di offendere. Dopo una prima fase di studio, in cui l’inizio degli azzurri sembra incoraggiante, gli ospiti alla prima occasione passano in vantaggio. Occasione per modo di dire, perché di altro non si tratta se non di un episodio molto controverso. Su un cross dalla sinistra di Spanu, Priola intercetta il pallone con la parte alta del braccio molto attaccato al corpo, ma il direttore di gara non ha dubbi ed indica il dischetto: dagli undici metri si presenta Lo Bosco, che calcia imparabilmente sotto l’incrocio e fa 1-0 per il Vado. Passati avanti con il minimo sforzo, i liguri ovviamente si preparano ad imporre la gara sui binari perfetti: difesa compatta e contropiede. È proprio su una ripartenza che gli ospiti rischiano di raddoppiare: palla in profondità di Castelletto per Di Renzo, che cerca il gol dell’ex ma viene stoppato da una prodigiosa uscita bassa di Virano. Manca però qualcosa alla manovra offensiva del Chieri, motivo per cui Sorrentino decide di invertire la posizione di Ciccone e Lacava, nel tentativo di sfruttare i tagli in mezzo al campo di quest’ultimo. È però la mancanza di una vera prima punta il cruccio principale per gli azzurri, che già di solito non fanno del cinismo la loro arma prediletta. Cruccio a cui si aggiunge l’enneimo infortunio della stagione di D’Elia, che al 33’ abbandona il campo sostituito da Emane. Il classe 2002 si piazza sulla fascia sinistra a centrocampo, con Ciccone che scala terzino, nella speranza che nella ripresa il suo apporto là davanti possa ribaltare la gara.

Secondo tempo in cui si può notare un altro cambio tattico attuato da Sorrentino, che nel frattempo è stato però allontanato dal direttore di gara prima ancora della ripresa delle ostilità. Di Lernia si abbassa sulla linea dei centrocampisti, con Varano che si piazza alle spalle di Ponsat per non dare più punti di riferimento alla retroguardia rossoblù. È proprio Varano a suonare la carica ed a riaccendere le speranze azzurre. Il classe 1995 ruba palla a Bane e si invola verso la porta, guadagnandosi allo stesso tempo, in maniera molto furba, sia una punizione dal limite che il rosso diretto per De Bode, reo, secondo l’arbitro, di aver commesso fallo da ultimo uomo. Ponsat spreca in malo modo il calcio piazzato, ma per il Chieri ovviamente comincia un’altra partita. Didu nonostante l’inferiorità numerica decide di rimanere con gli stessi effettivi in campo, schierati con un 4-3-2. La scelta però non paga, dato che poco dopo il Chieri trova il pareggio: azione insistita sulla sinistra di Ponsat, scarico su Balan, palla sul secondo palo per Lacava che, bucando Fresia, trova il primo gol con la maglia azzurra. Il momento è particolarmente propizio, motivo per cui Sorrentino giustamente decide di spingere sull’acceleratore: fuori Varano e dentro Libertazzi. L’attaccante classe ‘92 non riesce proprio ad interrompere il digiuno da gol che dura dal 21 Settembre, nemmeno con una palla comoda comoda al limite dell’area piccola, dato che sulla sua conclusione si immola Codutti. Didu a quel punto si copre con l’ingresso di Tinti al posto di Di Renzo e passando ad un 4-4-1, badando ovviamente più a tenere l’1-1 che a cercare la vittoria. La missione per i liguri viene portata a termine, dal momento che di altri brividi Fresia non ne deve correre. Il Chieri prova un paio di assalti ma si rende conto di non riuscire a pungere nuovamente i liguri, accontentandosi infine di un pareggio che sulla carta è sicuramente positivo, ma per come si era messa la partita assume un retrogusto un po’ più amaro.

IL TABELLINO

CHIERI-VADO 1-1
RETI (0-1; 1-1): 18’ rig. Lo Bosco (V), 17’ st Lacava (C).

CHIERI (4-4-1-1): Virano; Capra A., Bellocchio, Priola, D’Elia (33’ Emane); Ciccone, Varano (21’ st Libertazzi), Balan, Lacava (36’ st Calò); Di Lernia; Ponsat. A disp.: Ciquera, Bonelli, Papagno, Maniscalco, De Letteriis, Biondo. All. Sorrentino.

VADO (3-5-2): Fresia; Bane, De Bode, Ropolo; Codutti (33’ st Ghigliotti), Castelletto, D’Iglio, Capra E. (31’ st Capano), Spanu; Di Renzo (6’ st Tinti), Lo Bosco (36’ st Manno). A disp.: Melillo, Casazza L., Castiglione, Mele, Bingo. All. Didu.

ARBITRO: Lascaro di Matera.
ASSISTENTI: Cattaneo di Monza e Bonicelli di Bergamo.

AMMONITI: 27’ Bellocchio (C), 21’ st Capra (C), 34’ st Lacava (C).

ESPULSI: 1’ st Sorrentino (all. Chieri), 11’ st De Bode (V).

UNA VITTORIA CHE DA RESPIRO

UNA VITTORIA CHE DA RESPIRO

UNA VITTORIA CHE DA RESPIRO

Mancava dal 20 novembre la gioia dei tre punti per il Chieri, tornato ad esultare tra le mura amiche superando di misura il Fossano fanalino di coda del campionato. Un successo ampiamente meritato, con la squadra di Roberto Sorrentino magari meno spumeggiante di altre volte nella produzione di palle gol, ma senza dubbio più concreta nel tramutarle in reti e soprattutto nel portare a casa il risultato. Peccato solo per gli ultimi minuti, dove la rete in extremis degli ospiti ha nuovamente fatto serpeggiare un po’ di ansia nei supporters collinari, ma senza che il Chieri abbia mai rischiato concretamente di incassare il 2-2.

In cronaca, dopo la classica fase di studio la prima emozione arriva dopo 5 giri d’orologio, quando un calcio di punizione guadagnato da Ciccone e battuto da Di Lernia vede la palla impennarsi dopo una deviazione e l’uscita imperfetta di Chiavassa provoca una mischia furibonda nella quale però nessuno riesce a battere a rete in modo pericoloso. Tre minuti più tardi, palla per Libertazzi che subisce una carica ma da terra riesce a servire Ponsat ma Chiavassa lo anticipa di un soffio. Le azioni del Chieri fanno capire che il gol è nell’aria, e al 16’ il vantaggio diventa realtà: corner battuto da Ponsat per la sponda di ritorno da parte di Di Lernia, percussione dell’attaccante e conclusione in porta deviata con la palla che rimane nei pressi dell’area piccola dove Balan è pronto a mettere in fondo al sacco a fil di palo. Dopo la rete subita, Viassi sistema diversamente il suo Fossano che passa al 4-4-2 rimescolando le carte e il primo segno di reazione cuneese è un palo clamoroso colpito da Barbagiovanni che rientra sul sinistro e calcia dal vertice sinistro dell’area centrando il montante. Prima del riposo il Chieri si fa vedere ancora al 34’, con una punizione di Ciccone sulla quale i centrali e il portiere del Fossano non sono impeccabili con Ponsat che per poco non ruba il tempo a tutti, e al 37’ con un colpo di testa del solito Ponsat parato senza affanno da Chiavassa. L’occasione più ghiotta per raddoppiare capita però al 42’: sganciamento di Priola in profondità pescato perfettamente da Di Lernia, il difensore però al momento di calciare mette al centro per un compagno inesistente. Infine ancora Ponsat, vicino al gol al 45’ su lancio di Balan ma Chiavassa esce bene chiudendo lo specchio della porta all’attaccante del Chieri.
Nella ripresa Sorrentino inserisce Emane per Maniscalco (non al meglio), e dopo 5 minuti è già tempo di festeggiare il gol del raddoppio: Capra riceve sulla corsia di destra, mette in mezzo dal lato corto dell’area di rigore con una traiettoria bizzarra e imprevedibile che si insacca imparabilmente beffando Chiavassa sul secondo palo. Gol fortunoso, ma meritato per il giovane terzino destro autore di un’ottima gara. La reazione del Fossano c’è, ma si limita ad una conclusione di Rodi al termine di un’azione manovrata parata senza affanni da Virano. Poco dopo il quarto d’ora, il Chieri torna a salire di colpi con Di Lernia, che dal limite calcia a lato non di molto, mentre gli ospiti rispondono con una sponda di Alfiero per Rodi che tira fuori di poco ma con Virano lascia tranquillamente sfilare sul fondo. Nel finale le energie dei padroni di casa iniziano a calare dopo un match di livello, e si vedono le prime avvisaglie: al 27’ un cross dell’ottimo Simonetta trova la testa di Alfiero che però colpisce malamente, al 29’ invece ci vuole una grande parata di Virano per dire di no al colpo di testa da sottomisura di Marin. Dopo le occasioni, ecco anche il gol per il Fossano: Premoli va via bene sulla destra e dal fondo mette una palla perfetta per Viglietta che insacca di testa da due passi riaccendendo le speranze cuneesi. Il Chieri però non rischia più nulla nei quattro minuti di recupero, portando a casa una vittoria di importanza capitale che regala due lunghezze di vantaggio sulla zona playout.