Dalla Promozione alla Serie D, e perché no, sfidare anche fuoriclasse e campioni d’Europa come De Light, Kulusevski, Arthur e Bernardeschi. Inizio davvero niente male per il chierese Gabriele Balan, arrivato in estate alla corte di Marco Didu – sapiente operazione del duo Vautretto-Manzo – dopo quattro stagioni nella Prima squadra del San Giacomo Chieri: “Passare della Promozione al campo della Juve è stata una bellissima emozione – racconta Gabriele a margine dell’allenamento contro i bianconeri di Allegri – Allenarsi e giocare con giocatori così, anche solo vederli, è il sogno di ogni ragazzino”.
Centrocampista classe 2000, festeggia il compleanno il 6 dicembre, stesso giorno di Giovanni Ferrari, mezzala iconica del calcio italiano e protagonista dei due titoli mondiali del ’34 e del ’38. Dopo il settore giovanile nel San Giacomo – ad eccezione di una stagione trascorsa in prestito nel Chisola -, Balan viene gettato nella mischia in Prima squadra a soli 16 anni: “Sono stati quattro anni sono stati molto utili per capire come funziona una prima squadra; quindi, impari a confrontarti con persone più grandi di te, che hanno già famiglie e pensano in modo diverso rispetto a te. Tutti aspetti che mi hanno fatto maturare molto. Durante quegli anni mi hanno contattato alcune squadre, ma alla fine non si concludeva mai nulla. Quest’anno invece per fortuna le cose sono andate diversamente”.
Un capitolo importante nella formazione di questo centrocampista dal grande potenziale, cresciuto con il poster di Riccardo Kakà, lo merita senza dubbio la Nazionale Moldava: “La Nazionale è un sogno: tutti aspirano ad indossare la maglia della propria nazione. È nato tutto nel 2017, quando sono stato convocato la prima volta nell’Under 18 per uno stage. La cosa incredibile è che al debutto eravamo sotto 2-0 contro la Romania, poi io segno il gol dell’1-2 e riusciamo nel finale anche a pareggiare”.
Un esordio pazzesco che gli vale anche diverse convocazioni successive: “Da quel momento hanno visto le mie qualità e hanno mi hanno reso sempre di più parte del gruppo. Nel 2018 andavo praticamente una volta al mese per la preparazione all’Europeo in Turchia. Ho disputato poi un torneo in Russia, a San Pietroburgo, dove ho segnato due reti. È stato poi un motivo di grande orgoglio aver rappresentato la Nazionale nelle gare ufficiali contro Inghilterra, Turchia e Islanda, tutte giocate da titolare e per quasi tutti i 90’. Il coronamento di quel fantastico periodo è arrivo poi qualche mese dopo, quando mi hanno dato la fascia di capitano in un’amichevole con l’Under 20”.
Un discorso, quella con la Nazionale Moldova, che non è affatto chiuso: “L’ultimo raduno a cui ho partecipato è datato gennaio 2021. In quel momento il problema era che, causa Covid, il campionato di Promozione non era partito e io non mi stavo allenando. L’allenatore mi ha quindi spiegato che era indispensabile per me trovare una squadra che potesse alzare ulteriormente il mio livello di gioco. Ora che sono a Chieri mi auguro di convincerli a chiamarmi nuovamente”.
Già, l’arrivo in azzurro rappresenta per Gabriele una grande opportunità: “Avevo fatto la scuola calcio nel Chieri, quindi conoscevo la realtà. Le prime due settimane di ritiro, soprattutto per il diverso ritmo che c’è tra Promozione e Serie D, ho fatto un po’ di fatica. Però i compagni mi hanno sempre incoraggiato, mi hanno dato fiducia e sono riuscito a crescere e a iniziare a migliorare. Mi trovo benissimo in questo gruppo, l’ambiente è ideale, stiamo lavorando molto bene e lo dimostrano anche i risultati”.
Nel cuore del gioco, poi, Balan ha degli esempi di un certo livello… “Giocare con Beppe (D’Iglio) e Christian (Alvitrez) è una grande opportunità. Sono giocatori che hanno una grandissima esperienza e da cui posso solo imparare. E poi il mister mi sta dando molti consigli su come posizionarmi in campo e su cosa devo fare: non potevo davvero chiedere di meglio”.
Sono già quattro le presenze in campionato, di cui la metà da titolare: quella dell’esordio contro il Derthona e la sfida della settimana successiva in casa con l’Imperia. Ciò che ha stupito molti, oltre alla fisicità e alle qualità tecniche, è anche la tranquillità che Gabriele riesce a palesare sul terreno di gioco: “Credo che molto dipenda dalla squadra e dal gruppo. Se hai alle spalle compagni che ti sostengono e ti danno fiducia, giochi inevitabilmente con maggior serenità. Poi ovviamente ci stanno anche le sgridate o l’urlata che ti aiuta a stare sempre sul pezzo. Devo ammettere che mi sono ambientato davvero bene anche da questo punto di vista. Non sento troppa pressione addosso quando scendo in campo. Sento la tensione della partita, quello sì, ma senza paure o timori”.
Finora Marco Didu l’ha sempre utilizzato come mezzala di destra nel centrocampo a tre, che poi sembra essere il ruolo preferito di Balan: “In mezzo al campo ho giocato prima di Chieri praticamente in tutti i ruoli. Ho fatto sia il play davanti alla difesa che da mezzala, o anche in un centrocampo a due. Per questo sono uno che si adatta abbastanza rapidamente al ruolo in cui vengo messo. Però da mezzala ho molte più occasioni di inserirmi e quindi di partecipare in modo più attivo alle creazioni di occasioni in attacco, aspetto che mi piace molto”.
L’inizio della sua avventura nel massimo campionato dilettantistico è coinciso anche con l’ottima partenza della squadra: “La squadra ha qualità e caratteristiche importanti. I risultati di questo avvio di stagione credo rispecchino anche il lavoro fatto dal mister e dalla squadra fin dai primi giorni di ritiro. Per mantenere questo livello di prestazioni dobbiamo però continuare a crescere e a migliorare. Solo così potremmo fare un bellissimo campionato come stiamo facendo. La sconfitta di Asti? Quell’ultimo quarto d’ora ci serve molto per la nostra crescita. E contro il Ligorna abbiamo dato una bella dimostrazione di aver compreso quella lezione”.